"Perchè scrivo? Per paura che si perda il ricordo delle persone di cui scrivo, per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile"

- FABER -

martedì 7 dicembre 2010

Le donne....

La loro forma.... collo, spalle, gambe, fianchi.... tutte cose niente male....

Per quanto riguarda invece il famigerato pene.... il pene è come una specie di bizzarro lumacone, oppure come un lungo alluce, insomma è utile, perfino importante, ma è il culmine del disegno sessuale? E' in cima alla classifica delle mete erotiche? Non credo proprio....

Il nostro primo impulso, è di baciare... ma cosa? chiaro.... le labbra.... sode, deliziose, labbra dolci labbra, che circondano una morbida, umida bocca dall'odore inebriante.... ecco quello che tutti vogliono baciare.... non un alluce, e neanche un lumacone.... una bocca... e perchè credi che sia così stupido? Perchè la bocca è la sorella gemella, la sosia pressochè identica di che cosa? Non dell'alluce.... La bocca è la sorella gemella della vagina. E tutte le creature grandi e piccole tendono all'orifizio, all'apertura, per essere ricevute... a volte per essere strizzate e amorosamente schiacciate da quanto è veramente l'onnipotente, l'onnicomprensivo.
Ecco, se è di disegno che ti preoccupi, di occulti significati, di simbolismo e potenza, scordati la cima del monte everest, scordati il fondo del mare, la luna e le stelle. Non esiste luogo da nessuna parte che sia stato oggetto di più ambizioni, di più battaglie, del dolce sacrale mistero situato fra le gambe di una donna, e che io sono fiera di chiamare..... LA MIA FICA

martedì 30 novembre 2010

che cos'è la felicità?

E' così remota la felicità? Io sono d'accordo con chi dice che si è felici quando si fa ciò per cui si è nati, si è felici quando si è a contatto con il bello, per bello s'intende la verità profonda delle cose, e la verità delle cose ama nascondersi. Io credo che la felicità non sia così semplice da raggiungere, sia una lotta. In questo mondo, in questa società in cui ci è chiesto di rispondere a delle aspettative che fondamentalmente ci costringono ad essere ciò che non siamo, pare di dover assomigliare a ciò che gli altri si aspettano da noi. SCUSATE, IO FACCIO CIO' CHE MI DICE IL CUORE, quindi lotto per scrivere le mie cose, per esprimere me stessa senza veli, e questa è una lotta, e credo sia strettamente legato al raggiungimento di se stessi. SE TIRI FUORI DA TE CIO' CHE E' DENTRO DI TE, CIO' CHE è DENTRO DI TE TI SALVERA', se non tiri fuori ciò che è dentro di te, ciò che è dentro di te ti ucciderà, e questo pare sia stato attribuito al signor Gesù Cristo, che ha detto una cosa vera, un contrasto con ciò che predica la chiesa oggi.
Per raggiungere la felicità ci vuole coraggio, però il raggiungimento della felicità è legato a quell'azione che quotidianamente mettiamo per raggiungere noi stessi, nella nostra evoluzione.
Tutto il nostro corpo di giorno in giorno rigenera le cellule, per cui anche noi cambiamo, e ogni giorno bisognerebbe rideterminare se stessi.
Ciò che desideriamo veramente non è una costante, è una variabile, e bisogna accettare anche la variabile. Bisogna avere anche la forza di lasciare il certo per l'incerto e seguire veramente la voce che viene da dentro.
Io penso sia questa la felicità.... fare ciò per cui si è nati.

lunedì 22 novembre 2010

Morte Prematura

Quando nessuno sa o nessuno vuole. Quando uno schermo non è sufficiente a rendere felice un momento. Quando dall'altra parte non risponde... Quando hai perso tutto in un momento di distrazione. Quando ti concedi per intero e diventi cenere... lì ritrovi un barlume di te stesso che non perderei mai. Non ha senso quando sei di un certo spirito startene in chat, o a chiamare chi ti pare, o ancora a piangerti addosso, non serve a nulla, ma proprio a nulla. Sei solo un essere distante da tutti gli altri che viene riscaldato o riscalda per irragiamento, nulla più.
Il contatto non è possibile e forse non lo sarà mai e i silenzi valgono più di un'Iliade? Taci allora. Dammi la notizia che sei stata male, ne morrò di gioia fingendo dietro quegli occhi scaltri. E allora spogliati giusto per ricordarmi che la vita non finisce qui. E allora dimenticami una volta per tutte e lasciami in pace... Tu invece, cercami. Sussurrando: cercami... Pregandoti... cercami. Ma rimane una pozzanghera e delle foglie secche ma ancora morbide dell'autunno. Magra consolazione perchè non c'è sesso nel lavoro crudo che non da profitto e non c'è densità dietro una perdita voluta a tutti i costi. Dalla nostra natura che tanto ci costringe tiriamo fuori risorse e inghippi di talenti e bassezze. Non mi spavento più, non ora, non adesso poi.. non poi oltre. Non mai. Perchè.

Io.
Muoio.
Continuamente.

(da legami.... di charinus )

martedì 2 novembre 2010

Ti sento....

T'infili in un pensiero e non lo molli mai....

lunedì 11 ottobre 2010

Donne piccole come stelle
c'è qualcuno le vuole belle
donna solo per qualche giorno
poi ti trattano come un porno.

Donne piccole e violentate
molte quelle delle borgate
ma quegli uomini sono duri
quelli godono come muli.

Donna come l'acqua di mare
chi si bagna vuole anche il sole
chi la vuole per una notte
c'è chi invece la prende a botte.

Donna come un mazzo di fiori
quando è sola ti fanno fuori
donna cosa succederà
quando a casa non tornerà.

Donna fatti saltare addosso
in quella strada nessuno passa
donna fatti legare al palo
e le tue mani ti fanno male.

Donna che non sente dolore
quando il freddo gli arriva al cuore
quello ormai non ha più tempo
e se n'è andato soffiando il vento.

Donna come l'acqua di mare
chi si bagna vuole anche il sole
chi la vuole per una notte
c'è chi invece la prende a botte.

Donna come un mazzo di fiori
quando è sola ti fanno fuori
donna cosa succederà
quando a casa non tornerà....

venerdì 8 ottobre 2010

(...) Dimmi, per favore, che razza di assurdità è il fatto che non sei qui? Che razza di cretinata è il fatto che in questo momento non Ti posso baciare, che non mi posso stendere accanto a Te, che non Ti posso carezzare, eccitare ed eccitarmi di Te, che non Ti posso eccitare con la bocca fino all'orgasmo e sentirTi nel ventre e poi ridere insieme a Te del fatto che la barba Ti puzza a tal punto che il bigliettaio in tram avrà un'erezione quando Ti bucherà il biglietto, che non Ti posso dare da saccheggiare tutto il mio corpo dalle tette alla fica fino al culo perché Tu Te lo fotta completamente, e obbligarTi, con la lingua abilmente introdotta nel culo, a venirTene con il volto deturpato in una smorfia, che non Ti possa sentire dentro di me quasi immobile in una bruciante tenerezza d'amore tesa fino al sentimento, che non Ti posso schiacciare l'uccello tra le tette e pulirle poi orgogliosamente dallo sperma appiccicaticcio? Perché, perlamiseria, non c'è la Tua lingua nella mia fica, quando tanto fortemente e con veemenza ce la voglio, perché non avverto il solletico doloroso dei Tuoi morsi sulla pianta dei piedi, perché non posso mostrarti il culo in modo che Tu lo sfondi, lo morda, lo picchi e lo cosparga di sperma, perché non posso poi stare distesa accanto a Te e parlare con Te di qualsiasi cosa - dalla filosofia al sesso degli angeli - con naturale confidenza uno accanto all'altra e nel frattempo farTi una sega giusto così, per eccesso di vitalità? Perché non mi posso stendere sopra di Te con la gioia di una tenerezza quasi senza sesso e chiacchierare con Te mentre scopiamo, di cosa abbiamo mangiato a cena o di che tempo ha fatto?(...)
(...)Perché non posso giocare col Tuo buco, leccarne teneramente le pieghe e ficcarci dentro il dito, spingerci dentro i capezzoli di tutte e due le tette e strusciarmi addosso le Tue due natiche così lentamente che Ti si rizza l'uccello e Ti si induriscono le palle? (...)
(...)Perché adesso, proprio adesso, in questo momento, non posso prendere il Tuo uccello e mettermelo sotto l'ascella, ciancicarlo con i capelli e tirarne la pelle con le piante dei piedi, stuzzicarlo con i denti e lasciarlo poi di nuovo ammosciarsi, ficcarmelo in culo e poi tirarlo fuori e ficcarmelo nella fica e poi leccarne via i miei stessi umori? Perché non posso spompinarTi e portare in bocca lo sperma alla Tua bocca perché Tu lo inghiotta e Ti si blocchi un attimo in gola per via del suo sapore penetrante, che mi rimane sempre a lungo sulla lingua, sicché qualsiasi cosa mangio ha il sapore di un prodotto del Tuo uccello, e quando mangio pane e burro il sapore sembra quello di una scopata? Perché non posso metterTi con le spalle a terra e ficcarTi le tette in bocca perché Tu le ciucci con l'espressione di un lattante, a occhi chiusi e schioccando gustosamente la lingua sul palato?
- Jana Cerna -

giovedì 30 settembre 2010

Eri in mezzo a una vita che poteva andare ma.... non si sapeva dove....

Ti ho vista fare giochi con lo specchio, e aver fretta di esser grande, e poi voler tornare indietro... quando non si può....

C'è un posto dentro te in cui fa freddo, è il posto in cui nessuno è entrato mai.
C'è un posto dentro te che tieni spento, è il posto in cui nessuno arriva mai...

Ti ho vista stare dietro a troppo rimmel, dietro un'altra acconciatura, eri dietro una paura che non lasci mai.

Quella che non sei, quella che non sei, non sarai....

martedì 31 agosto 2010

Livido amniotico

La mia cosa assoluta

E' vero, sono in pausa adesso... maledettissima pausa, che non so a che cosa mi porterà questa volta. La mia non è una pausa di riflessione, non ho bisogno di riflettere su me stessa: so di avere l'anima di una slave, e questa cosa mi piace terribilmente, so di voler appartenere solo e soltanto a TE, quindi la mia non può essere una pausa di riflessione. Questa pausa mi serve perchè ho bisogno di vivermi in maniera completa, perchè mi piacerebbe incontrarti un giorno, guardarti negli occhi, sottomettermi al tuo sguardo mentre fissa il mio, vorrei poterti parlare anche solo con gli occhi, supplicarti attraverso questi occhi, implorarti, e godere della beatitudine che solo si può provare stando in ginocchio ai tuoi piedi, ma standoci nella maniera più reale possibile. Vorrei poter sentire nelle orecchie quella voce che adesso mi è concessa solo al telefono, vorrei sentire quel suono che va dritto nelle mie orecchie mentre siamo a due millemetri di distanza. Vorrei poter sentire il calore delle tue mani mentre sfiorano il mio corpo, vorrei potermi sentire vibrare ad ogni contatto con te, vorrei poter sentire le tue mani nude su di me, vorrei poterti guardare negli occhi e sussarare piano le parole "Si, Padrone", vorrei sentire le sensazioni che si possono provare nel chiamarti Padrone, stando accucciata davanti a te. Vorrei sentirmi tremare di paura, e vederti godere solo per quello. Vorrei poter avere quella sensazione di essere nelle tue mani, e solo per questo sapere che nulla di spiacevole potrebbe accadermi, avendo la consapevolezza che in quel momento ci sei TU ad occuparti di me....

Poco fa stavo chattando con un mio vecchio amico, un amico che non sentivo da un pò: "Ciao come stai, con il tipo come va?" - "Con il tipo sono in pausa"
"Io ho avuto una storia molto intensa con una slave, solo che poi è finita, mah, andiamo avanti"
"non lo so, forse sono io ad essere sbagliata, però io credo che un rapporto di appartenenza non sia un rapporto "normale", è molto più solido, più forte, più intenso, ma come fai a dire andiamo avanti?"
"andiamo avanti nel senso della mia natura, prima o poi troverò la schiava che cerco"
"credi in una cosa assoluta oppure saltuaria?"
"assoluta"
"la tua non lo era?"
"no, per quello passo oltre, che devo fare?"
"niente, che devi fare, se in ogni caso non era quello che cercavi non puoi fare altro che riprovarci"
"già, ma cerco qualcosa che siassomiglia molto a quello che dici tu, e lo sai, ed è veramente difficile da trovare, comunque ci credo ancora, magari romperò le palle a te prima o poi, sapendo che sei in pausa"
"IO LA MIA COSA ASSOLUTA L'HO GIA' TROVATA"

Ecco, è proprio quì che volevo arrivare, molti mi dicono di non mollare, di riprovare, mi dicono che il mondo è pieno, mi dicono di scrollarmi di dosso tutto quanto, e partire da zero.... solo che siamo bravi un pò tutti a dare consigli dall'esterno, a parlare, tutti capiscono tutto, e sono bravi a dire "te l'avevo detto io", solo che, spesso non è proprio così, una storia la devi vivere per capire bene davvero.
Io non lo voglio un altro master, se oggi sono così, molto lo devo a Lui.... è vero, quando ci siamo conosciuti, questa parte di me era già forte, ma Lui l'ha tirata fuori, e con tanta pazienza ha saputo aspettarmi, giocando proprio su quelli che allora erano i miei limiti. Molti me li ha fatti superare, molti li supererò con la sua presenza. E' riuscito a tirarmi fuori da una brutta storia, è riuscito a fare in modo che io credessi di nuovo in me stessa, è riuscito a farmi osare di nuovo, è riuscito a fare in modo che io mi sentissi ancora, che sentissi quella forza dentro, che altro non aspettava di uscire...
Io ci credo in Lui, in tutte le cose che abbiamo fatto insieme, in tutte le cose che mi ha detto, io ci credo in un incontro futuro, prima o poi avverrà anche quello, io di questo ne sono sicura, come sono anche sicura che dopo quell'incontro nulla finirà, ma continueremo ad andare avanti per il percorso che Lui ha scelto per me. Vi prego allora, non ditemi di cercarmene un altro, un legame di appartenenza non si spezza così, e poi:
IO LA MIA COSA ASSOLUTA, L'HO GIA' TROVATA!!!

venerdì 27 agosto 2010

Aspetteremo che torni il sereno....

per poi rivivere D A V V E R O

martedì 24 agosto 2010

Un posto nel mondo

Ho la sensazione di essere qui su questo cavolo di pianeta per fare qualcosa di importante, ma non riesco a capire cosa. Mi sembra che sto buttando via la mia vita. Ieri avevo sedici anni… boom… oggi ne ho ventotto. E quale sarà la mia cosa? ma si dai, la propria cosa, la propria chiamata, il proprio talento o capacità di esprimere. Insomma quella roba lì, quella cosa che ognuno ha e che ci rende diversi dagli altri, il motivo di questa mia presenza, il senso della vita, che cazzo ne so….
Sento che devo fare qualcosa di grande, forse non per l’umanità intera, ma per me, qualcosa di straordinario per la mia vita, anche se non ho ancora capito cosa. So solo che sono stufa e dentro di me sento una forza che spinge, ma io non riesco a liberarla e così finisce che qualsiasi cosa faccia alla fine mi annoia. Mi sono rotta le palle, ci sarà un’uscita di sicurezza da questo modo di vivere, meritiamo di più. Non dobbiamo commettere l’errore di rimanere qui e perderci in una vita ordinaria, già segnata. Io voglio veramente liberare quella forza prima che se ne vada, prima che finisca, che si spenga, e che renda il mio culo inseparabile dal divano.
Mi sono rotta di questa vita e di queste serate. Ho ventotto anni e sto già vivendo l’illusione dell’autista del tram….fanculo!!! L’autista del tram, sembra che guidi il tram, che sia padrone del mezzo, in realtà è uno che semplicemente frena o accelera. C’è il binario. Lui al massimo decide la velocità, ma neanche tanto, perche persino le fermate sono prestabilite e devono rispettare un orario. E così capita anche a noi: liceo, università, lavoro, matrimonio, figli, capolinea! Finisce che decidiamo solo quanto tempo metterci. Tutta la straordinarietà della vita ridotta a due funzioni: accelerare o frenare. Punto. Abbiamo l’illusione di guidare la nostra vita.
Io, voglio lasciarmi andare, voglio di più per me, voglio buttarmi per cadere verso l’alto. Voglio prendere in mano i fili della mia vita. Non voglio più essere l’autista del tram. Voglio scendere, capire ciò che voglio realmente, qual è la mia cosa.
Forse uno dei miei problemi è che non chiedo niente a nessuno, ma ho bisogno di tutti....
Ho letto da qualche parte che il vero motivo per cui si sono estinti i dinosauri è perchè nessuno li accarezzava....

bisogna sperare che l'uomo non faccia lo stesso stupido errore con le donne...

lunedì 23 agosto 2010

Se possiedi diventi pazzo dal bisogno dell'altro.... ma se sei posseduto è ancora peggio, perchè allora entri nell'appartenenza e in quella dimensione sei proprio fottuto alla grande....
Sono questi i momenti in cui mi sento di un bene che non si capisce... ieri sera con te è stato fantastico, non mi succedeva da molto tempo.


Adoro abbandonarmi così, sentirmi sottomessa alle tue volontà fino a non poterne fare più a meno. Adoro sentirmi così sotto di te, avere la sensazione di sentire il tuo piede sopra la mia testa, sentirmi così, nelle tue mani, indifesa, ma nello stesso tempo protetta...


Mi piace sapere di dover essere sempre, in qualsiasi momento a tua disposizione... mi piace sapere di essere un oggetto che ti appartiene....


Mi piace sentire quello che sento, e se sono riuscita di nuovo a "sentirmi" lo devo soltanto a te... Padrone... Sei riuscito a tirare fuori quello che avevo dentro, hai creduto in me, ed hai fatto in modo che ci credessi anche io... Adesso mi stai plasmando, mi perfezioni a tuo piacimento, ed io... io non desidero altro....



PADRONE.... MI SEI MANCATO....



venerdì 6 agosto 2010

Anche se certe sere,
quando sei solo in camera tua
non ce la fai a dormire
poi te ne freghi e.....
SIA QUEL CHE SIA....

giovedì 5 agosto 2010

Guardala, guardala, scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli...
guarda la pelle, viene la nebbia
risplende il sole come la neve...
guarda le mani, guardale il viso
sembra venuta dal paradiso
guarda le forme, la proporzione
sembra venuta per tentazione.
Guardala, guardala, scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli...
guarda le mani, guardale il viso
sembra venuta dal paradiso
guardale gli occhi, guarda i capelli
guarda le mani, guardale il collo
guarda la carne, guarda il suo viso
guarda i capelli del paradiso,
guarda la carne, guardale il collo
sembra venuta dal suo sorriso...
guardale gli occhi, guarda la neve,
guarda la carne del paradiso.......
"Nel Grembo umido, scuro del tempio,
l'ombra era fredda, gonfia d'incenso;
l'angelo scese, come ogni sera,
ad insegnarmi una nuova preghiera:
poi, d'improvviso, mi sciolse le mani
e le mie braccia divennero ali,
quando mi chiese - Conosci l'estate
io, per un giorno, per un momento,
corsi a vedere il colore del vento.

Volammo davvero sopra le case,
oltre i cancelli, gli orti, le strade,
poi scivolammo tra valli fiorite
dove all'ulivo si abbraccia la vite.

Scendemmo là, dove il giorno si perde
a cercarsi da solo nascosto tra il verde,
e lui parlò come quando si prega,
ed alla fine d'ogni preghiera
contava una vertebra della mia schiena.

Le ombre lunghe dei sacerdoti
costrinsero il sogno in un cerchio di voci.
Con le ali di prima pensai di scappare
ma il braccio era nudo e non seppe volare:
poi vidi l'angelo mutarsi in cometa
e i volti severi divennero pietra,
le loro braccia profili di rami,
nei gesti immobili d'un altra vita,
foglie le mani, spine le dita.

Voci di strada, rumori di gente,
mi rubarono al sogno per ridarmi al presente.
Sbiadì l'immagine, stinse il colore,
ma l'eco lontana di brevi parole
ripeteva d'un angelo la strana preghiera
dove forse era sogno ma sonno non era.....

E la parola ormai sfinita
si sciolse in pianto,
ma la paura dalle labbra
si raccolse negli occhi
semichiusi nel gesto
d'una quiete apparente
che si consuma nell'attesa
d'uno sguardo indulgente.

martedì 3 agosto 2010

tanto neanche lo leggerai mai questo post, nell'ultima mail che ti ho mandato, ti chiedevo di guardare dei video, non l'hai neanche mai più fatto, non sei riuscito a trovarne il tempo....

è solo che se ti mando un'altra mail finisco con il dire sempre le stesse cose, così continuo a pensarle, ma a che serve dirtele? In fondo non cambierebbero le cose...

la tua presenza.... praticamente non esiste più. Giovedì ho fatto un passo enorme, un passo importante, mi sentivo soddisfatta perchè avevo rotto ogni indugio, perchè avevo osato, avevo superato me stessa, avevo abbandonato ogni pensiero ed avevo agito secondo quello che tu volevi.... mi sentivo fuori dal mondo, sentivo dentro di me una forza mai avvertita prima, era come se potessi spaccare il mondo con un pugno, senza sentire neppure il minimo dolore.... mi sentivo diversa, avvolta da una bella sensazione, ed è durata per qualche giorno...

Oggi è martedì, anzi, era martedì visto che la giornata sta volgendo al termine, e dov'è finito tutto? Sono passati 5 giorni, dove sei finito tu? Compari e riappari come un fantasma... entri per me, dici. Qualche minuto, poi o cadi brutalmente, oppure saluti perchè hai da fare le tue cose.... e tutto il resto? ma si, insomma, io ce la metto tutta, credo in quello che c'è, credo in quello che sono, in quello che faccio, e mi impegno, mi impegno a superare gli ostacoli che per me sono impossibili, ho paura, ma mi impegno, perchè ci credo.... perchè io ci credo.... Ma posso fare tutto da sola? Cazzo, ma che senso ha ritrovarmi ad aspettarti davanti a questo maledettissimo pc, sentire il suono di messenger che trilla, solo che non sei mai tu ad entrare... che senso ha aspettarti con tutta questa ansia?

Non lo so se sono io ad essere sbagliata, anzi io sicuramente sono sbagliata.... ma come posso vivere questa cosa da sola? Non ce la faccio a farmi bastare i tuoi "ciao come stai, scusa ma stò incasinato a scrivere, non sono solo" e poi puff, il contatto si è disconnesso.... come posso andare avanti così, in questo percorso? Non ha molto senso... non posso sentirmi schiava di qualcuno che la mia mente ha creato, voglio sentirmi schiava di qualcuno che c'è, che mi faccia sentire il fiato sul collo in ogni momento della mia giornata.... un tempo era così, ma adesso?

Oggi mi hai detto una cosa: "ce la fai ad organizzarti una serata e rimanere da sola, prima che tu parta?" Io ce la faccio, ogni sera sono quà, e ti aspetto, ogni volta che mi hai chiesto di organizzarmi l'ho fatto, solo che il più delle volte, tutto è andato a puttane.... ci hai mai pensato alle mie di sensazioni in quei momenti? Ci hai mai pensato al senso di sospensione che mi hanno lasciato dentro? Pensi di aver fatto il possibile per evitarlo? Sai, se dono me stessa, faccio il possibile per farlo nel miglior modo possibile, mi ricopro di paure, ma non fa nulla, ho fatto una scelta, e la porto avanti, costi quel che costi, io la porto avanti, solo che mi aspetto la stessa cosa anche dall'altra parte.... gli imprevisti capitano, ma gli imprevisti frequenti, hanno senso?

domenica 1 agosto 2010

[…] “Ma le tratti tutte così?”
Morde il suo croissant, beve un sorso di caffè.
“Così come?”
“Come me…”
Poiché mi ha chiesto di restare nuda, e io sono ricoperta di segni violetti della frusta, davanti e dietro, non dev’essere difficile seguire il mio ragionamento.
“Ah, quelli..ma no, assolutamente, soltanto su richiesta”.
“Ma io non ti ho chiesto niente!”
“Ma si, Florence, ma si! Tutto in te è una richiesta. Ce l’hai scritto sulla pelle, nei gesti. Nei tuoi occhi grigi sempre prossimi alle lacrime. Nei tuoi baci. È come per la sodomia, e tutto il resto. Lo sapevo dall’attimo in cui ti ho conosciuta. Dopo, le prime carezze mi hanno solo confermato l’intuizione iniziale”.

(C. Bukowski)

venerdì 16 luglio 2010




"Io ti vedo” è l’ espressione della consapevolezza di un legame profondo, che , partendo da una completa conoscenza del se’, guarda oltre l’ esteriorita’ ed entra nel profondo dell’ essere che stiamo osservando, rendendoci una immagine che in maniera perfetta, ci completa.


Guardare senza vedere è una offesa su Pandora, solo chi si è “scelto” puo’ guardarsi dentro gli occhi, per poi connettersi fisicamente tramite un gesto che rappresenta l’aggancio, il totale abbandono e fiducia nell’ altro, la consapevolezza di essere parte di uno stesso disegno....

giovedì 15 luglio 2010

Ti odio
per il silenzio che mi toglie il respiro
per la distanza che ci allontana
per l'urgenza del desiderio
per la logorante attesa
per la rassegnata consapevolezza
per il pacato controllo
per la libertà che mi lasci
per la schiavitù che non sazia
ti odio perché sono tua.

martedì 29 giugno 2010

Sono chiusa in una noce con la paura dei miei vuoti immensi....

lunedì 21 giugno 2010

Nella mia mente si cela un mondo affascinante, intricato, complesso, che può essere vissuto solo da chi è capace di "codificarlo", di capirlo. Una cosa tanto bella, quanto difficile da apprezzare. Non siamo nel campo dei pensieri irrazionali, ma di quelle idee più profonde che solo pochi eletti sono in grado di afferrare... le menti migliori sovente sono quelle che si rifiutano di emergere.

mercoledì 9 giugno 2010

La mia anima freme nella smania del TUO totale controllo....
Pena, estasi, serenità, dolore, piacere.
Una sferzata di passione, come un fulmine trapassa intensa il mio corpo, libera la mente, spazia il cuore, ogni emozione di questa vita in un solo attimo... CONSAPEVOLEZZA...
La luna mi guarda, le stelle mi guardano, la vita mi guarda, TU mi guardi, mentre io stò per dare vita a questa danza...
Momento che rimane indelebile, inciso in tutto il mio essere, il TUO essere, il nostro essere, al quale non potrò più opporre resistenza.
Ecco, scattano le manette ai polsi, tutto si fa, la complicità è totale, la fiducia conquistata.
Luce nei miei occhi, mi abbandono nelle TUE mani....
A TE il compito di accudire questo fiore... Questo è il TUO potere....

mercoledì 2 giugno 2010

Son già solo

Troppa luce non ti piace
godi meglio a farlo al buio sottovoce
graffiando la mia pelle
e mordendomi le labbra
fino a farmi male... bene
senza farmi capire
se per te è più sesso o amore.
Poi fuggi, ti vesti, mi confondi
non sai dirmi quando torni
e piangi, non rispondi, sparisci,
e ogni quattro mesi torni.
Sei pazza di me come io lo son di te.

Resisti, non mi stanchi
mi conservi sempre dentro ai tuoi ricordi
e poi brilli, non ti spegni
ci graffiamo per non far guarire i segni
e sei pioggia fredda
sei come un temporale di emozioni che poi quando passa
lampo, tuono, è passato così poco e son già solo.

Tornerai, tornerai
altrochè se tornerai
ma stavolta non ti lascio
ti tengo stretta sul mio petto
poi ti bacio, poi ti graffio
poi ti dico che ti amo e ti proteggo
e poi ti voglio, e poi ti prendo
poi ti sento che impazzisci se ti parlo
sottovoce, senza luce
perchè solo io lo so come ti piace
e ora dimmi che mi ami
e che stavolta no, non durerà solo fino a domani
resta quì con me perchè son pazzo di te

Resisti, non mi stanchi
mi conservi sempre dentro ai tuoi ricordi
e poi brilli, non ti spegni
ci graffiamo per non far guarire i segni
sei pioggia fredda
sei come un temporale di emozioni che poi quando passa
lampo, tuono, è passato così poco è son già solo.

venerdì 14 maggio 2010

Luci ed Ombre



Oggi dopo quasi un anno, mi ritrovo quà, così, davanti ai tuoi occhi, completamente sottomessa alle tue volontà....
Come creta fra le tue mani, mi plasmi e mi dai la forma che TU desideri.... divento cagna, divento schiava, divento troia, divento puttana, poi.... poi torno "bimba".... possiedi il controllo totale di me stessa, muovi le corde della mia esistenza....


Non fermarti alle apparenze, guarda sempre nel profondo..... una semplice immagine può mostrare una parte di me, ma non può esprimere il mio senso interiore.... quello puoi scovarlo soltanto tu.
Osservala questa foto, se ci guardi bene dentro, troverai la "cosa" che tu hai creato.








domenica 2 maggio 2010

Non conto nulla se Lui non lo vuole....

venerdì 23 aprile 2010

Il vero schiavo difende il Padrone, mica lo combatte....

Lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede

quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà....

domenica 18 aprile 2010

Essendo tua schiava, che altro posso fare
se non attendere per ore ai desideri tuoi?
Non ha per me valore il tempo, né incarichi
ho da assolvere, finché tu non mi comandi.
Né oso sgridare gli interminabili istanti
mentre, mio sovrano, guardo l'ora in tua attesa;
né penso all'amarezza del tuo distacco,
quando tu alla tua serva hai detto addio.
E neppure oso chiedere ai miei pensieri gelosi
dove tu sia o cosa tu stai facendo:
ma, come schiava rattristata, non penso ad altro
se non quanto felici fai coloro con cui ti trovi.
L'amore è tale sciocco che, dei tuoi capricci,
qualsiasi cosa tu faccia, egli non pensa male.

( William Shakespeare, sonetto n. 57 )

martedì 13 aprile 2010

Mi basta "incontrarti" perchè tutto si trasformi....
Mi basta "vederti" perchè tutto sia più chiaro...
Mi basta sentirti , fidarmi di te

Quel che basta per incontrarti
è un respiro, un battito forte,
è provare a lasciarsi cadere
perchè qualcuno ci prenderà...

mercoledì 7 aprile 2010

Mi manca...

Mi mancano le serate trascorse con te, mi manca la tua voce, le tue parole, mi mancano i tuoi ordini, mi mancano le mie paure, mi mancano le mie vergogne, mi manca stare sulle spine, mi manca odiarti... mi manca sentire quella voglia incessante, mi manca il desiderio di masturbarmi, di godere soltanto per te...
Mi manchi

venerdì 2 aprile 2010

Nelle tue mani

Nelle tue mani metto tutta la mia vita... non sono più io a vivere, sei tu che vivi dentro me....

Il mio respiro è nelle tue parole....


Nelle tue grandi mani vorrei poggiare il mio volto e perdere me stessa....

giovedì 1 aprile 2010




Non sono le corde che fanno di me una schiava, ma il fatto che io non posso più fare a meno di TE...

Che cosa significa essere una schiava?

Non si può scegliere di diventare schiava perché è una cosa che nasce da dentro, che si trova nella piega più nascosta dell’anima. Essere schiava non è la scelta di un ruolo, ma è il bisogno di appartenere… appartenere non a una persona qualsiasi ma a una Guida sicura, costante, ad un uomo da chiamare Padrone, l’unico uomo del quale fidarsi totalmente, incondizionatamente, ciecamente… l’unico uomo al quale spontaneamente si sceglie di donare anima e corpo nel senso più pieno del termine.
Io, io non ho deciso di diventare una schiava… è solo il mio modo di essere…
Però una scelta l’ho fatta, ed è stata l’ultima…. Ho scelto Te, ho scelto di fidarmi, ho scelto di annullarmi per Te, ho scelto di donarmi a Te, ho scelto di appartenerti…. ho scelto, ed ho trovato la mia guida soltanto in te Padrone, e credo che nessuno mai avrebbe potuto prendermi così come hai fatto tu, prendermi l’anima, la testa, il corpo, lo spirito… non credo esista al mondo qualcuno in grado di fare quello che hai fatto Tu con me…
Ho scelto quindi di essere la tua schiava, e di conseguenza di non poter più scegliere per me, e questo mi fa sentire al sicuro dal mondo intero, perché adesso avverto la presenza di una Guida costante, di qualcuno che in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione riesce a farmi sentire sicura di poter superare ogni cosa, fino ad avvertire una forza interiore che non solo mi fa superare quel limite, ma mi fa andare ancora oltre…. questo per me è il BDSM, non è solo quello che le immagini possono trasmettere… ma è il senso interiore che prevale, il tuo continuo potere su di me…
Mi mostro nuda davanti ai tuoi occhi, spogliata di tutto, spogliata del mio passato, e non conta più cosa sono stata, conta solo cosa sarò oggi, perché appartenere è come vivere una nuova vita, una vita da ricominciare solo per Te. Appartenere è come rinascere per la seconda volta.
Un giorno i nostri occhi si incontreranno, e in quel preciso istante saprò che sei Tu l’unica persona alla quale donerò me stessa, realmente, incondizionatamente, e… in ogni senso: “Sono tua, e lo sarò sempre”.
Quando non ho avuto più nulla da perdere,
ho ricevuto tutto.
Quando ho smesso di essere quello che ero,
ho incontrato me stessa.
Quando ho conosciuto la sottomissione totale,
sono stata libera.
P.Coelho - Undici minuti

lunedì 22 marzo 2010

Il viaggio

Percorrendo questo viaggio interiore ho trovato me stessa, ed ho capito perchè tu adesso sei diventato così importante... tu mi nutri con la tua energia, con la tua forza, morirei di "fame" senza di te. Sento che da sola non potrei più fare niente....
Ti prego però, adesso che mi tieni, non lasciarmi cadere, potrei rompermi in mille pezzi...

giovedì 18 marzo 2010

Perchè ho così bisogno di appartenerti?

Perchè ho così bisogno di sentire il tuo fiato sul collo?

Perchè ho così bisogno di soddisfare ogni tuo piacere?

Perchè sento di non poter più fare a meno di quello che sento?

Perchè essere la tua schiava mi fa stare così terribilmente bene?

Perchè desidero poter stare realmente, una volta accucciata ai tuoi piedi?

Perchè mi fai paura e nello stesso tempo non posso più fare a meno di te?





Lo so che mi faccio sempre troppe domande....


Ho voglia di andare avanti, di raggiungere qualcosa che ancora non ho raggiunto, ho voglia di scoprirmi realmente... ho bisogno di far emergere questa parte di me che ancora si nasconde... ho bisogno di un contatto, ma di un contatto vero, di uno scambio di sguardi, di uno scambio di energia, di calore... ma allora perchè mi fa così tanta paura?
Ho bisogno di morire, e di rinascere... di affrontare me stessa e tutto quello che ne conseguirà.... ne ho davvero troppo bisogno...

mercoledì 17 marzo 2010

Da un taccuino di alioscure

messaggio privato del 17/3,ore 17 (in sintesi):
ma sei tu gufaccio? allora davvero è durata la tua storia,chi l'avrebbe detto?

io l'avrei detto,ma solo due estati fa. prima era difficile pensarlo. ed è durata in quanto è mutata. tutto deve per forza cambiare,nella vita. quando il cambiamento cessa,si muore.
muoiono le stagioni,le foglie,gli umani. ma muoiono solo per potersi rinnovare.

è di questi giorni la lettura di molti taccuini in cui si parla di uscire dai ruoli,di viversi liberamente,di creare altre tensioni,di essere sè stessi e non una veste indossata per l'occasione. master,mistress,slave. nomi,etichette. un o è ciò che sente di essere ed è ciò che vive. si vivono energie molto differenti,si esce da una porta e si entra da un'altra.nessuno è sempre identico perchè variano le persone con cui si confronta,nessu amore è eguale all'altro,e anche nessun odio. le forze mutano con gli equilibri e la mancanza di equilibri.
i buoni hanno i cappelli bianchi ed i cattivi quelli neri solo nei film. le distinzioni a volte sono soltanto limiti,paure,incertezze a voler essere altro,ad aprire la visuale a trecentosessanta gradi. vale qualche regola,almeno? sì. sii te stesso sempre. siilo e non limitarti ad apparire.

-cosa vuoi?
-cosa vuoi TU?
-non lo so,credo te
-non puoi possedermi
-perchè no?
-non sono un oggetto
-ci tengo a te,mica ti voglio mettere in gabbia
-le gabbie sono le etichette,tu hai cercato di attaccarmene una addosso
-io volevo solo tenerti
-puoi tenermi in un modo solo
-quale,dimmelo e lo farò
-puoi tenermi facendoti tenere tu
-va bene
-puoi farti possedere tu
-va bene
-non hai paura?
-solo di perderti.così ti perderò?
-no,così no
-allora va bene,fallo
-cosa devo fare?
-quello che vuoi
-mettiti in ginocchio e porgimi il collo,non voglio fare fatica a metterti questo collare

fatica si fa sempre,sempre. a mettere il collare,a farselo mettere,a toglierlo,a tenerlo.
ci hai messo un anno. hai preso anche molte botte. ma poi è successo.
uno si guarda allo specchio e si vede nudo. niente maschere,niente favole davanti al camino. uno poi dice- che minchia,ma questa condizione è quella naturale,cui ho sempre teso con lei. cosa mi impediva di far uscire la crisalide dal bozzolo?

-la paura
-paura di che cosa?
-di cedere,di perdere.uno sa cosa lascia,non sa cosa trova. uno ha paura della strada nuova perchè la vecchia è conosciuta,rassicurante. ogni cambiamento radicale sai perchè fa tanta paura?
-dimmelo tu
-perchè deve morire sempre qualcosa per far nascere qualcos'altro
-e quando senti che non t'importa morire?
-allora rinasci

la schiava butta il suo collare sul letto. lo guarda,è un oggetto. cuoio e fibbie di metallo brunito. una cosa soltanto. è lei che la faceva diventare importante,che lo può fare. i simboli li creiamo noi. e lo facciamo per contenere le nostre immagini interiori. ora la donna scissa dal suo passato si vede diversa,eppure è sempre eguale. ora è solo lei abbracciata al suo futuro. non rinnega niente,tutto è servito,tutto è confluito lì,dove si biforca la strada e ora va altrove. lei è giunta fin lì portata al guinzaglio. ora non serve più,poichè ora è sicura quando cammina e sa dove andare.
guarda il cielo rovesciato sul mondo. poi dice:- ora tocca a me
tocca sempre a chi è pronto. non si perde niente,se si pensa a quello che si può guadagnare. si perde solo la paura,ma quella non ha mai reso ricco nessuno

il re è morto,viva la regina
Stò facendo qualcosa che mi va terribilmente di fare, qualcosa che nasce da me, che è dentro di me, qualcosa di cui proprio non posso più farne a meno... ne sono consapevole, e mi piace questa mia nuova condizione, questo sentirmi schiava, questo mio dipendere completamente da Te... mi piace la pressione che hai su di me.
Sono arrivata fino quà, probabilmente senza di te non ci sarei neanche mai arrivata, adesso mai più posso dirti di "no", adesso devo solo e sempre eseguire le tue volontà, ed è quello che voglio...
Da quando mi hai presa con te, da quando ti appartengo, mi porto addosso un senso di pace, di tranquillità, e stò bene con me stessa, però non ci riesco a non sentirmi indifesa, sempre bisognosa di conferme.... ecco perchè spesso me ne vado nel pallone....





venerdì 12 marzo 2010

giovedì 18 febbraio 2010

"La tua voce come il coro delle sirene di Ulisse mi incatena"




Grazie per questa mattina.... il suono della tua voce mentre mi concedeva quel permesso tanto atteso.... non potrò mai essertene grata abbastanza.


Mi piace troppo quello che sento, quello che siamo diventati...


Il desiderio di appartenerti si fa ogni giorno più forte.... diventerò esattamente quello che vorrai tu, prenderò la forma che deciderai di darmi...


Sono completamente nelle tue mani, creta nelle tue mani, e continuerai a plasmarmi a tuo piacimento fino a rendermi completamente sottomessa alle tue volontà.


Ormai io non aspetto altro.....


domenica 17 gennaio 2010

L'esperienza dell'assenza di pensieri
può implicare la mancanza di pensieri
ma anche uno stato in cui i pensieri anche se sorgono
non disturbano,
e restano indisturbati e lontani.