Ho la sensazione di essere qui su questo cavolo di pianeta per fare qualcosa di importante, ma non riesco a capire cosa. Mi sembra che sto buttando via la mia vita. Ieri avevo sedici anni… boom… oggi ne ho ventotto. E quale sarà la mia cosa? ma si dai, la propria cosa, la propria chiamata, il proprio talento o capacità di esprimere. Insomma quella roba lì, quella cosa che ognuno ha e che ci rende diversi dagli altri, il motivo di questa mia presenza, il senso della vita, che cazzo ne so….
Sento che devo fare qualcosa di grande, forse non per l’umanità intera, ma per me, qualcosa di straordinario per la mia vita, anche se non ho ancora capito cosa. So solo che sono stufa e dentro di me sento una forza che spinge, ma io non riesco a liberarla e così finisce che qualsiasi cosa faccia alla fine mi annoia. Mi sono rotta le palle, ci sarà un’uscita di sicurezza da questo modo di vivere, meritiamo di più. Non dobbiamo commettere l’errore di rimanere qui e perderci in una vita ordinaria, già segnata. Io voglio veramente liberare quella forza prima che se ne vada, prima che finisca, che si spenga, e che renda il mio culo inseparabile dal divano.
Mi sono rotta di questa vita e di queste serate. Ho ventotto anni e sto già vivendo l’illusione dell’autista del tram….fanculo!!! L’autista del tram, sembra che guidi il tram, che sia padrone del mezzo, in realtà è uno che semplicemente frena o accelera. C’è il binario. Lui al massimo decide la velocità, ma neanche tanto, perche persino le fermate sono prestabilite e devono rispettare un orario. E così capita anche a noi: liceo, università, lavoro, matrimonio, figli, capolinea! Finisce che decidiamo solo quanto tempo metterci. Tutta la straordinarietà della vita ridotta a due funzioni: accelerare o frenare. Punto. Abbiamo l’illusione di guidare la nostra vita.
Io, voglio lasciarmi andare, voglio di più per me, voglio buttarmi per cadere verso l’alto. Voglio prendere in mano i fili della mia vita. Non voglio più essere l’autista del tram. Voglio scendere, capire ciò che voglio realmente, qual è la mia cosa.
Sento che devo fare qualcosa di grande, forse non per l’umanità intera, ma per me, qualcosa di straordinario per la mia vita, anche se non ho ancora capito cosa. So solo che sono stufa e dentro di me sento una forza che spinge, ma io non riesco a liberarla e così finisce che qualsiasi cosa faccia alla fine mi annoia. Mi sono rotta le palle, ci sarà un’uscita di sicurezza da questo modo di vivere, meritiamo di più. Non dobbiamo commettere l’errore di rimanere qui e perderci in una vita ordinaria, già segnata. Io voglio veramente liberare quella forza prima che se ne vada, prima che finisca, che si spenga, e che renda il mio culo inseparabile dal divano.
Mi sono rotta di questa vita e di queste serate. Ho ventotto anni e sto già vivendo l’illusione dell’autista del tram….fanculo!!! L’autista del tram, sembra che guidi il tram, che sia padrone del mezzo, in realtà è uno che semplicemente frena o accelera. C’è il binario. Lui al massimo decide la velocità, ma neanche tanto, perche persino le fermate sono prestabilite e devono rispettare un orario. E così capita anche a noi: liceo, università, lavoro, matrimonio, figli, capolinea! Finisce che decidiamo solo quanto tempo metterci. Tutta la straordinarietà della vita ridotta a due funzioni: accelerare o frenare. Punto. Abbiamo l’illusione di guidare la nostra vita.
Io, voglio lasciarmi andare, voglio di più per me, voglio buttarmi per cadere verso l’alto. Voglio prendere in mano i fili della mia vita. Non voglio più essere l’autista del tram. Voglio scendere, capire ciò che voglio realmente, qual è la mia cosa.
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