"Perchè scrivo? Per paura che si perda il ricordo delle persone di cui scrivo, per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile"

- FABER -

giovedì 10 dicembre 2009

La preda

E scivola la sera
tra i luoghi che attirano il mio sguardo
la mia attenzione.
Dormo solo poche ore.
La caffeina scuote le mie voglie
sto sempre sveglio, ho voglia di arditezze.
Non saremo più né tu né io.
Cerca di restare immobile, non parlare
lento il respiro all'unisono rallenta il cuore.
Muta la furia in ebbrezza in tenerezza
lasciati andare fino ad arrivare all'estasi con me.
Volare così in alto da afferrare la preda ambita
senza luoghi comuni né vane parole.
Si intrecciano lenzuola come sacre bende di sacerdoti egiziani.
Non saremo più né tu né io.

Franco Battiato

lunedì 7 dicembre 2009

Ti ho dentro in una maniera che non si capisce... c'è qualcosa dentro di me che mi lega a te, ed è una sensazione fortissima, molto più forte di quella che potrebbe essere una stretta di corde e catene... e sono libera, libera di essere me stessa, LIBERA DI APPARTENERTI....


E non esiste sensazione più bella






L'appartenenza è darsi completamente anima e corpo.... eliminare completamente dalla testa i propri pensieri, annullare le proprie volontà... abbandonarsi in maniera completa.... è un bisogno, una necessità fisica e mentale.... appartenere è sentire, e va al di sopra di tutto.... appartenere è emozione pura.

Prendimi l'anima

giovedì 3 dicembre 2009

Sud est

Quella domenica mattina una brezza malinconica soffiava dal mare...
il pensiero di odissee lontane
viaggiatori in cerca di emozioni forti a cui approdare.

Sopravviverò al tumulto delle tue parole...
a sud est, ai margini del buio incede il sole
ed aspetterò la sera agghindata di brillanti...
verresti a guardare le stelle.

Spiegami in fondo che senso ha
aspettare l'estate per poi
rimpiangere il freddo dell'inverno
dove il cielo è più terso
il sapore dell'inverno.

Quella domenica mattina accettavo
senza accorgermi un invito al dolore,
un tripudio di onde anomale agitava l'orizzonte
non avevo che me stessa e una ridente imbarcazione.
Sopravviverò al tumulto delle tue parole... sopravviverò.

Spiegami in fondo che senso ha
aspettare l'estate per poi rimpiangere
il freddo dell'inverno
e gli odori che non risvegliano i sensi
e le anguste giornate sempre brevi.
Che senso ha ostinarsi a reprimere un desiderio
e lasciarlo alla porta fingendo l'assenza
ed ancora una volta non saper dire basta.

Quella domenica mattina accettavo senza accorgermi
un invito al dolore....