"Perchè scrivo? Per paura che si perda il ricordo delle persone di cui scrivo, per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile"

- FABER -

lunedì 25 aprile 2011

Conti ferita le cose che non sono andate come volevi
temendo sempre e solo di apparire peggiore
di ciò che sai realmente di essere.
Conti precisi per ricordare quanti sguardi hai evitato
e quante le parole che non hai pronunciato
per non rischiare di deludere.
La casa, l'intera giornata,
il viaggio che hai fatto per sentirti più sicura
più vicina a te stessa,
ma non basta, non basta mai.

Scivoli di nuovo
e ancora come tu fossi una mattina
da vestire e da coprire
per non vergognarti
scivoli di nuovo e ancora
come se non aspettassi altro
che sorprendere le facce
distratte e troppo assenti
per capire i tuoi silenzi
c'è un mondo di intenti
dietro gli occhi trasparenti
che chiudi un po'.

Torni a sentire
gli spigoli di quel coraggio mancato
che rendono in un attimo
il tuo sguardo più basso
e i tuoi pensieri invisibili
torni a contare i giorni
che sapevi non ti sanno aspettare
hai chiuso troppe porte
per poterle riaprire
devi abbracciare
ciò che non hai più.
La casa, i vestiti, la festa
ed il tuo sorriso trattenuto e dopo esploso
per volerti meno male,
ma non basta, non basta mai

Scivoli di nuovo
e ancora come tu fossi una mattina
da vestire e da coprire
per non vergognarti
scivoli di nuovo e ancora
come se non aspettassi altro
che sorprendere le facce
distratte e troppo assenti
per capire i tuoi silenzi
c'è un mondo di intenti
dietro gli occhi trasparenti
che chiudi un po'.

E non vuoi nessun errore
però vuoi vivere
perché chi non vive lascia
il segno del più grande errore.

Scivoli di nuovo
e ancora come tu fossi una mattina
da vestire e da coprire
per non vergognarti
scivoli di nuovo e ancora
come se non aspettassi altro
che sorprendere le facce
distratte e troppo assenti
per capire i tuoi silenzi
c'è un mondo di intenti
dietro gli occhi trasparenti
che chiudi un po'.
Che chiudo un po'.
Che chiudi...

venerdì 22 aprile 2011

La cosa in assoluto che più sto desiderando in questo momento è riuscire ad abbandonarmi completamente, e in ogni senso.

Ho compreso una cosa, ho compreso il vero motivo per cui io non sono riuscita ad esibirmi. Io credevo che fosse una cosa che andava oltre i miei limiti, pensavo che non era una cosa che poteva far parte di me, che non sarei stata io, che dopo sarei stata male. Tutto vero. E' risaputo, io non sono esibizionista, e neppure mi interessa diventarlo. Però... quante cose credevo non facessero parte di me? Quante cose ritenevo impossibili? Quante cose pensavo non sarebbero accadute mai? Tante.... anzi, a pensarci bene io non avrei neanche mai immaginato di arrivare fino quì. Quando siamo partiti, mi sono posta mille limiti, e nella mia testa ero convinta che limiti erano, e limiti dovevano rimanere.... per forza. E tu me lo hai fatto credere... mi hai dato sicurezza, voglia di andare avanti, hai fugato i miei dubbi, e poi... poi ti sei imposto, hai spazzato via tutto quel marcio che mi portavo dentro, e mi hai plasmata, mi hai plasmata a tuo piacimento, facendomi superare tutti quei limiti che si erano piantati nella mia testa.

Quando poi mi sono abbandonata mi sono resa conto che non poteva esistere sensazione più forte... Lasciarsi andare, lasciarsi guidare da una mano esperta, sentirsi al sicuro, senza più nessun pensiero in testa, e agire soltanto secondo le disposizioni di quella mano, ed avvertire dentro di poter fare TUTTO, QUALSIASI COSA voleva da me...

Vivere in funzione dei tuoi voleri, essere sottomessa a quei voleri, è una cosa che mi fa sentire da dio, ed è proprio per questo che mi sarei esibita, non per l'esibizione in se, di quella non me ne frega niente, non mi piace, non mi interessa, ma io l'avrei fatto solo per abbandonarmi in maniera ancora più vera, per sentire dentro di me emozioni ancora più forti, più intense, avrei superato un altro limite, e l'avrei fatto con te, una sensazione migliore non può esistere... E allora perchè non l'ho fatto? Paura... non dell'esibizione... paura di trovarmi in "rete", sotto la vista di chiunque... E' solo questo il motivo per cui non lo farò mai... Te, ti conosco da due anni, ma loro? loro non li conosco affatto, e non riesco ad escludere una possibile registrazione, non riesco a sentirmi in piena sicurezza, e di conseguenza, non riesco a vivere una condizione tale da potermi abbandonare, nonostante io lo desideri fortemente. Non ce la posso fare....

sabato 9 aprile 2011

Caro diario

La sera di ieri con la luna appena visibile, la luce fantastica, il suo bagliore oltrepassa la soglia della notte e va ad espandere la sua intensità tra il blu scuro del cielo ed il profumo della pianura mediterranea e le ombre delle querce secolari oltre che di alberi di noce.

Figure che sembrano cavalieri, custodi del tesoro immenso della natura. Osservavo ed i pensieri si perdevano sulle colline in lontananza illuminate da un chiarore quasi irreale. Mi sono soffermato a guardare i riflessi argentei della luna sull’acqua di una fontana, il vento lo sentivo ovunque e sorridevo tra me e me, pensando a questa lettera che avrei scritto. Ed invece di infastidirmi mi dava la sensazione di avvolgermi e di innalzarmi come una foglia, da volare libera lontano.
Penso e mi emoziono, mi arrabbio, talvolta sono perplesso, gioisco e sono triste. Gli stati d’animo sono infiniti, come è infinito in nostro entrare dentro uno all’altra, infiniti sono gli spazi della mente ed in questo rimbalziamo dentro e fuori da noi per mettere le basi di quella che sarà forma e sostanza.

Io vivo in una dimensione fuori della norma, per molti particolare, per alcuni banale, per altri impossibile da gestire. Ognuno di noi ha la sua dimensione personale e può scegliere di essere se stesso o meno. Fingere di essere forti solo per compiacere gli altri che ti stanno attorno far sembrare di essere distaccati è come entrare in un parco o giardino, visitare o meno un museo e Non restare come ipnotizzati dalla bellezza dei colori, come in un dipinto ed una scultura di marmo che ti chiama e vuole che la sfiori, emozionarsi in un film e percepire le sensazioni di una persona ed esserne partecipe.

Non mi interesso delle persone distaccate o che vogliono sembrare superiori. Ma superiori a chi ?!?! E’ essere banale, è vivere senza assaporare il gusto di essere al mondo, non siamo macchine fredde e calcolatrici, e nella mia vita ho sbagliato in molte cose, ma ho anche sorriso e pianto.

Uso il computer ed il palmare, e mi piace visto che questi oggetti mi semplificano la vita in una quotidianità legata al business, ma penso anche a certi viaggi fatti nel sud America quando con una bicicletta e un paio di sorrisi ho pranzato e cenato sulla riva del mare, ascoltato e arricchito la mia cultura nel sentire parlare i vecchi del posto come se leggessi un’enciclopedia. Ho dormito cullato dal rumore delle onde e dal canto delle balene tanto incredibile da sembrare irreale, ma invece è solo questione di come e dove vivi.

Mi piace il teatro, soprattutto la danza classica ma anche l’opera o i concerti e la musica di qualsiasi genere possa essere l’ascolto e riascolto per riuscire a capire ciò che l’artista voleva comunicare o le sensazioni che aveva nel comporla, suono il pianoforte e lo spartito mi accoglie volentieri.

Mi piace fare l’amore, inteso come alto erotismo, quello che ti fa perdere nei sensi del piacere e ti fa sentire di abbandonarti ad esso perché travolge e disseta la tua anima ed il tuo corpo. Sentirsi dentro ad una persona anche con un bacio, lingue che si esplorano avide di cogliere tutto, mani che ti toccano e frugano e sono avide di sentire e compiacere l’attesa dell’altro, si può definire una fusione di due entità non ben definite laddove l’amore è complicità mai banale sempre inaspettato che si spinge oltre il significato della parola.

Potrei ora descrivere ciò che ti farei o faremo insieme, descrivere una trama tanto doviziosa di particolari da eccitarti e sospirare, ma perché scrivere e lasciarti sognare quando posso invece farti toccare queste emozioni e piaceri.

Un bacio e che questo diario, scritto direttamente dal mio io, possa esserti di compagnia ovunque.

domenica 3 aprile 2011

"Perdonami e lo sai. Non sei stata capace di rubare 24 ore di vita per scappare a roma da sola in 6 anni, fidati sei sbagliata. Nella misura in cui non hai coraggio di osare.

Buona notte, ti voglio bene lo stesso polla."


Forse hai ragione tu....