"Perchè scrivo? Per paura che si perda il ricordo delle persone di cui scrivo, per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile"

- FABER -

sabato 17 settembre 2011

"Tu non sai quello che dici" rispose l'angelo.
"Non c'è nessuna tragedia, ma l'inevitabile.
Tutto ha la sua ragione d'essere: devi solo saper distinguere fra ciò che è transitorio e ciò che è definitivo."
"Che cos'è transitorio?" Domandò Elia.
"L'inevitabile".
"E che cos'è definitivo?"
"Le lezioni dell'inevitabile".
E dicendo questo l'angelo si allontanò
Bisogna sempre sapere quando una fase giunge alla fine.
Concludere un ciclo, chiudere un uscio, terminare un capitolo: non importa come lo si definisca, ciò che conta
È lasciare nel passato quei momenti di vita che sono finiti.
"La vita è proprio questo," disse il Maestro. "Una serie di errori."
Paulo Coelho

mercoledì 13 luglio 2011

Sto attraversando un periodo difficile, perchè ho l'impressione che più nulla sarà come prima, anzi, molto peggio, ho l'impressione che tutto ciò che è stato, non è realmente stato. Cosa significa? Significa che io mi sono illusa di qualcosa che forse non è mai esistito, significa che tu mi racconti tante chiacchiere, fai promesse che non vuoi, o che non puoi mantenere, significa che tu hai sempre un problema che ti impedisce di mantenere quello che dici....
Dici cose, poni regole ben salde, e poi tu sei il primo a non impegnarti. "Da parte mia avrai maggiore costanza, ci sentiremo di sicuro almeno un'oretta tutti i pomeriggi, e quando non potrò esserci, riceverai tutti i giorni (e sottolineo tutti i giorni) una mia mail, un mio messaggio...." Dove, quando, come? mi viene spontaneo chiedere.... Neanche la decenza di mandarmi un messaggio e di dirmi guarda non mi aspettare perchè io stasera faccio tardi.... E quel che è peggio, è che continui così, facendo finta di nulla, facendo finta che quello che sta accadendo sia normale. Solo che non lo è.... una schiava va accudita, seguita, guidata... un master deve essere disposto a dare nella stessa maniera in cui la slave si offre... è donando che si ottiene.... ma noi, noi cosa siamo?
Sono forse solo un corpo da tenere a cosce aperte davanti ad una cam quando ne senti la necessità?
Oggi ti ho detto che ho goduto da sola più volte, e tu mi hai detto che avevo fatto bene.... cazzo, ma io che me ne faccio di una risposta del genere? Siamo arrivati a questo? Io faccio quello che mi pare e piace, e tu anche.... quando poi ti viene voglia, quando troverai un minuto del tuo prezioso tempo, magari mi metterai in cam, ed io mi farò usare come una deficente, perchè continuerò a credere in qualcosa che non esiste.....
Ti ho detto che la notte non dormo per via del caldo, in parte è vero, ma in parte.... ieri notte l'ho passata fra le lacrime.... ho ripensato a tutto quello che mi hai detto, alle cose che mi hai raccontato, a quello che pensavo di essere, a quello che pensavo noi fossimo, ma non ci ho trovato nulla di concreto, ci ho trovato solo parole, parole alle quali non hai mai dato un peso.... Ieri ti aspettavo, era giorno di chiusura, pensavo ci saresti stato.... non c'eri... eri a cena... e non hai avuto neanche la decenza di dirmelo... e il messaggio, la mail quotidiana??? Ma che cazzo me le prometti a fare?? Non è questo il modo giusto per portare avanti una storia.... Io in questa storia ci ho dato me stessa, ma non ho ricevuto altrettanto, è questo che pensavo stanotte, ed è questo che mi fa stare male.... E tu neanche te ne accorgi, non sei neanche abbastanza attento da capire i miei stati d'animo.... o probabilmente non te ne frega granchè capirli, altrimenti, conoscendomi, avresti fatto qualcosa per evitare di farmi stare così, ma non lo hai fatto, non lo hai mai fatto, e non lo farai neanche mai....
Perchè non te la mando questa mail? Non lo so.... queste cose io te le ho dette tante, ma tante, ma tante volte.... solo che tu non hai mai affrontato veramente il problema....
Stasera ad esempio ti sto aspettando, tu non ci sarai.... e per te, questo è normale..... Solo che io sto male.....

sabato 25 giugno 2011

Vivere o niente




IO NON HO VOGLIA PIU' DI FARE FINTA CHE, CHE VADA TUTTO BENE SOLO PERCHE' E'... GUARDAMI, IO SONO QUI' E TE LO VOGLIO URLAREEEEEEEEE


IO STO MALEEEEEEEE



venerdì 24 giugno 2011

Sono una testa di cazzo

Te lo ricordi come è cominciata fra di noi? Io che non volevo saperne assolutamente, io che non credevo fosse ancora possibile, io che non credevo potessi tornare a sentire, ad emozionarmi... e tu invece che ci credevi, che credevi in me, credevi in quello che avevo dentro e sapevi che poteva venire fuori....


Siamo stati insieme due anni, e in tutto questo tempo tu mi hai dato tanto, ma davvero tanto. Hai tirato fuori tanti aspetti di me che io neanche conoscevo, mi hai presa per mano e a poco a poco mi hai portata nel posto in cui volevi portarmi.


Io invece arrivata a questo punto non lo so cosa ti ho dato, tanti casini, tanti dubbi, tante seghe mentali, tanti "non ce la faccio", "non ci riesco", tanti "voglio fermarmi quà"...


Adesso invece lo stop, quello definitivo me lo hai dato tu, e io non posso più fare nulla... posso solo togliermi dalle scatole, sono troppo complessa. Adesso sto male, sono arrabbiata, vorrei urlare contro il mondo....

Questa volta ti ho perso per sempre, ho troppi casini attorno, troppi pensieri che si ingarbugliano sempre di più, ed io non riesco ad uscirne.


La sera faccio tardi al pc, la mattina al lavoro sto mezza imbambolata, non riesco più neanche a toccarmi da sola, la notte mi metto nel letto e penso, e più penso, più piango.... mi ricordo i momenti che ho passato con te, ed io non ci riesco a credere che sia tutto finito, che noi non ci saremo più....non lo so, è tutto così impossibile...


Quando ci sentiamo fingo, fingo di stare bene, ma più fingo e più sto male, chiudo i miei pensieri dentro me stessa, non ho il coraggio di parlartene, solo che più fingo, più tengo dentro, e più esplodo quando poi resto sola.


Mi dispiace per tutto veramente....


Ho ancora bisogno di te, ma io questa cosa non sono capace a dirtela.



MI MANCHI PADRONE

venerdì 17 giugno 2011

E' inutile... io non riesco a chiedere.
Tutto il giorno avevo pensato a cosa avrei potuto dire, anzi, era dalla notte prima che ci pensavo... Era scontato che sarei tornata, lo volevamo entrambi... Poi invece è successo che mi sono bloccata, mi ha detto che voleva la mia richiesta, e sono rimasta circa mezz'ora in silenzio. E in quella mezz'ora io mi sono persa... poco prima gli avevo detto che ero pronta ad accettare tutte le sue condizioni, e le sue condizioni questa volta sarebbero state forti davvero, però poi mi sono tirata indietro.... sono pronta a tutto ma non a chiedere. Ma quanto sono sbagliata io?

Luna voleva tornare, luna voleva riprendersi il suo posto, luna voleva tornare ai suoi piedi... solo così luna può essere completa. Luna senza quel posto non può stare bene, luna voleva tornare a percorrere la sua strada, luna voleva continuare a servirlo, perchè luna appartiene a lui, perchè è nata per essere la sua cagna, luna serve a questo. Luna desiderava solo tornare a strisciare ai suoi piedi, a sottomettersi, ad umiliarsi, ad annullarsi...Solo che... luna queste cose non è riuscita a dirle...

E adesso è finita davvero. Luna non esiste più nè per lui, e nè per se stessa. Luna sta male.

Spero solo che almeno il tempo possa guarire questa ferita, solo che adesso, adesso è troppo dura....

lunedì 13 giugno 2011

Sto male....


è che la mia vita all'improvviso mi è sfuggita dalle dita.....


Io non ce la faccio.... davvero....


mercoledì 25 maggio 2011

una mail che non ti ho mai inviato...

Padrone mi manchi, e non puoi immaginare quanto. Mi mancano tutte le cose che facevamo insieme, mi manca poterti dire ti appartengo, e ti apparterrò sempre, mi mancano le serate con te, i momenti trascorsi con te. Mi manca poterti raccontare le mie cose, mi manca potermi emozionare con te, mi manca aver paura di te, mi mancano tutte le cose che mi dicevi, mi manca perdermi per poi ritrovarmi. Mi manca quello che eravamo, mi manca il mio Padrone...
Cerco di essere forte, ti dico che adesso deve essere così perchè in realtà io non ci vedo alternative, perché non esistono basi solide per poter andare avanti, e forse sarà anche vero, solo però, io forte non lo sono mai stata, e arriva la notte, e poi crollo, piango e mi dispero perchè ho perso una cosa in cui credevo più di me stessa, una cosa in cui ci ho messo l'anima, una cosa per la quale avrei dato la vita pur di portarla avanti.
Io non lo so cosa succederà adesso, ma non ci riesco ad andare avanti così, a parlarti tutti i giorni, facendo finta di esser forte, di essermi lasciata tutto alle spalle, di star bene... Avevi ragione tu, noi non potremo mai avere un rapporto "normale", perché nessuno dei due si considera solo amico dell'altro, perché insieme abbiamo condiviso delle cose troppo intense per considerarsi amicizia, e proprio per questo motivo non posso e non voglio chiudere tutti i ponti con te, non voglio che nessuno dei due sparisca con un click del mouse, ma allora, io che devo fare?
Perdonami se non riesco a mandarti questa mail, ma avevo bisogno di scriverla, almeno mi é servita a frenare le lacrime...
Non chiedermi perché non te le dico queste cose, tu mi hai sempre dato la tua disponibilità a parlare sempre di tutto, adesso non ci riesco. So che é peggio perchè in questo modo soffro in silenzio e tengo tutto dentro, ma in questo momento io proprio non ce la faccio. Mi dispiace davvero.
Mi manchi Padrone, tanto....
la tua bimba

lunedì 25 aprile 2011

Conti ferita le cose che non sono andate come volevi
temendo sempre e solo di apparire peggiore
di ciò che sai realmente di essere.
Conti precisi per ricordare quanti sguardi hai evitato
e quante le parole che non hai pronunciato
per non rischiare di deludere.
La casa, l'intera giornata,
il viaggio che hai fatto per sentirti più sicura
più vicina a te stessa,
ma non basta, non basta mai.

Scivoli di nuovo
e ancora come tu fossi una mattina
da vestire e da coprire
per non vergognarti
scivoli di nuovo e ancora
come se non aspettassi altro
che sorprendere le facce
distratte e troppo assenti
per capire i tuoi silenzi
c'è un mondo di intenti
dietro gli occhi trasparenti
che chiudi un po'.

Torni a sentire
gli spigoli di quel coraggio mancato
che rendono in un attimo
il tuo sguardo più basso
e i tuoi pensieri invisibili
torni a contare i giorni
che sapevi non ti sanno aspettare
hai chiuso troppe porte
per poterle riaprire
devi abbracciare
ciò che non hai più.
La casa, i vestiti, la festa
ed il tuo sorriso trattenuto e dopo esploso
per volerti meno male,
ma non basta, non basta mai

Scivoli di nuovo
e ancora come tu fossi una mattina
da vestire e da coprire
per non vergognarti
scivoli di nuovo e ancora
come se non aspettassi altro
che sorprendere le facce
distratte e troppo assenti
per capire i tuoi silenzi
c'è un mondo di intenti
dietro gli occhi trasparenti
che chiudi un po'.

E non vuoi nessun errore
però vuoi vivere
perché chi non vive lascia
il segno del più grande errore.

Scivoli di nuovo
e ancora come tu fossi una mattina
da vestire e da coprire
per non vergognarti
scivoli di nuovo e ancora
come se non aspettassi altro
che sorprendere le facce
distratte e troppo assenti
per capire i tuoi silenzi
c'è un mondo di intenti
dietro gli occhi trasparenti
che chiudi un po'.
Che chiudo un po'.
Che chiudi...

venerdì 22 aprile 2011

La cosa in assoluto che più sto desiderando in questo momento è riuscire ad abbandonarmi completamente, e in ogni senso.

Ho compreso una cosa, ho compreso il vero motivo per cui io non sono riuscita ad esibirmi. Io credevo che fosse una cosa che andava oltre i miei limiti, pensavo che non era una cosa che poteva far parte di me, che non sarei stata io, che dopo sarei stata male. Tutto vero. E' risaputo, io non sono esibizionista, e neppure mi interessa diventarlo. Però... quante cose credevo non facessero parte di me? Quante cose ritenevo impossibili? Quante cose pensavo non sarebbero accadute mai? Tante.... anzi, a pensarci bene io non avrei neanche mai immaginato di arrivare fino quì. Quando siamo partiti, mi sono posta mille limiti, e nella mia testa ero convinta che limiti erano, e limiti dovevano rimanere.... per forza. E tu me lo hai fatto credere... mi hai dato sicurezza, voglia di andare avanti, hai fugato i miei dubbi, e poi... poi ti sei imposto, hai spazzato via tutto quel marcio che mi portavo dentro, e mi hai plasmata, mi hai plasmata a tuo piacimento, facendomi superare tutti quei limiti che si erano piantati nella mia testa.

Quando poi mi sono abbandonata mi sono resa conto che non poteva esistere sensazione più forte... Lasciarsi andare, lasciarsi guidare da una mano esperta, sentirsi al sicuro, senza più nessun pensiero in testa, e agire soltanto secondo le disposizioni di quella mano, ed avvertire dentro di poter fare TUTTO, QUALSIASI COSA voleva da me...

Vivere in funzione dei tuoi voleri, essere sottomessa a quei voleri, è una cosa che mi fa sentire da dio, ed è proprio per questo che mi sarei esibita, non per l'esibizione in se, di quella non me ne frega niente, non mi piace, non mi interessa, ma io l'avrei fatto solo per abbandonarmi in maniera ancora più vera, per sentire dentro di me emozioni ancora più forti, più intense, avrei superato un altro limite, e l'avrei fatto con te, una sensazione migliore non può esistere... E allora perchè non l'ho fatto? Paura... non dell'esibizione... paura di trovarmi in "rete", sotto la vista di chiunque... E' solo questo il motivo per cui non lo farò mai... Te, ti conosco da due anni, ma loro? loro non li conosco affatto, e non riesco ad escludere una possibile registrazione, non riesco a sentirmi in piena sicurezza, e di conseguenza, non riesco a vivere una condizione tale da potermi abbandonare, nonostante io lo desideri fortemente. Non ce la posso fare....

sabato 9 aprile 2011

Caro diario

La sera di ieri con la luna appena visibile, la luce fantastica, il suo bagliore oltrepassa la soglia della notte e va ad espandere la sua intensità tra il blu scuro del cielo ed il profumo della pianura mediterranea e le ombre delle querce secolari oltre che di alberi di noce.

Figure che sembrano cavalieri, custodi del tesoro immenso della natura. Osservavo ed i pensieri si perdevano sulle colline in lontananza illuminate da un chiarore quasi irreale. Mi sono soffermato a guardare i riflessi argentei della luna sull’acqua di una fontana, il vento lo sentivo ovunque e sorridevo tra me e me, pensando a questa lettera che avrei scritto. Ed invece di infastidirmi mi dava la sensazione di avvolgermi e di innalzarmi come una foglia, da volare libera lontano.
Penso e mi emoziono, mi arrabbio, talvolta sono perplesso, gioisco e sono triste. Gli stati d’animo sono infiniti, come è infinito in nostro entrare dentro uno all’altra, infiniti sono gli spazi della mente ed in questo rimbalziamo dentro e fuori da noi per mettere le basi di quella che sarà forma e sostanza.

Io vivo in una dimensione fuori della norma, per molti particolare, per alcuni banale, per altri impossibile da gestire. Ognuno di noi ha la sua dimensione personale e può scegliere di essere se stesso o meno. Fingere di essere forti solo per compiacere gli altri che ti stanno attorno far sembrare di essere distaccati è come entrare in un parco o giardino, visitare o meno un museo e Non restare come ipnotizzati dalla bellezza dei colori, come in un dipinto ed una scultura di marmo che ti chiama e vuole che la sfiori, emozionarsi in un film e percepire le sensazioni di una persona ed esserne partecipe.

Non mi interesso delle persone distaccate o che vogliono sembrare superiori. Ma superiori a chi ?!?! E’ essere banale, è vivere senza assaporare il gusto di essere al mondo, non siamo macchine fredde e calcolatrici, e nella mia vita ho sbagliato in molte cose, ma ho anche sorriso e pianto.

Uso il computer ed il palmare, e mi piace visto che questi oggetti mi semplificano la vita in una quotidianità legata al business, ma penso anche a certi viaggi fatti nel sud America quando con una bicicletta e un paio di sorrisi ho pranzato e cenato sulla riva del mare, ascoltato e arricchito la mia cultura nel sentire parlare i vecchi del posto come se leggessi un’enciclopedia. Ho dormito cullato dal rumore delle onde e dal canto delle balene tanto incredibile da sembrare irreale, ma invece è solo questione di come e dove vivi.

Mi piace il teatro, soprattutto la danza classica ma anche l’opera o i concerti e la musica di qualsiasi genere possa essere l’ascolto e riascolto per riuscire a capire ciò che l’artista voleva comunicare o le sensazioni che aveva nel comporla, suono il pianoforte e lo spartito mi accoglie volentieri.

Mi piace fare l’amore, inteso come alto erotismo, quello che ti fa perdere nei sensi del piacere e ti fa sentire di abbandonarti ad esso perché travolge e disseta la tua anima ed il tuo corpo. Sentirsi dentro ad una persona anche con un bacio, lingue che si esplorano avide di cogliere tutto, mani che ti toccano e frugano e sono avide di sentire e compiacere l’attesa dell’altro, si può definire una fusione di due entità non ben definite laddove l’amore è complicità mai banale sempre inaspettato che si spinge oltre il significato della parola.

Potrei ora descrivere ciò che ti farei o faremo insieme, descrivere una trama tanto doviziosa di particolari da eccitarti e sospirare, ma perché scrivere e lasciarti sognare quando posso invece farti toccare queste emozioni e piaceri.

Un bacio e che questo diario, scritto direttamente dal mio io, possa esserti di compagnia ovunque.

domenica 3 aprile 2011

"Perdonami e lo sai. Non sei stata capace di rubare 24 ore di vita per scappare a roma da sola in 6 anni, fidati sei sbagliata. Nella misura in cui non hai coraggio di osare.

Buona notte, ti voglio bene lo stesso polla."


Forse hai ragione tu....




giovedì 31 marzo 2011

un senso....

Voglio trovare un senso a questa sera, anche se questa sera un senso non ce l'ha

Voglio trovare un senso a questa vita, anche se questa vita un senso non ce l'ha

Voglio trovare un senso a questa storia, anche se questa storia un senso non cel'ha

Voglio trovare un senso a questa voglia, anche se questa voglia un senso non cel'ha


sai cosa penso, che se non ha un senso, domani arriverà... domani arriverà lo stesso


Voglio trovare un senso a questa situazione, anche se questa situazione un senso non cel'ha

Voglio trovare un senso a questa condizione, anche se questa condizione un senso non cel'ha


domani un altro giorno arriverà....


Voglio trovare un senso a tante cose, anche se tante cose un senso non cel'ha....


domani arriverà.... domani arriverà lo stesso....

lunedì 28 marzo 2011

Jamin-à

Jamin-à è a metà fra una dea dell'amore e una lupa affamata, è la scopata che ognuno vorrebbe fare almeno una volta nella vita ed è un racconto di marinaio e proprio per quello non si sa se c'è stata veramente o se è stato un sogno erotico seguito da entusiastica masturbazione in una cuccetta sperduta in mezzo al mare, o non si sa se è una conosciuta in un porto, una da cui questo marinaio vuol tornare tutte le volte che può..... Di fatto è il sesso e i sensi....

Qualcuno per esempio mi ha chiesto chi è Jamin-à. Ebbene Jamin-à non è un sogno, è piuttosto la speranza di una tregua, la tregua difronte ad un possibile mare forza otto, o addirittura di fronte ad un naufragio. Voglio dire che Jamin-à è un'ipotesi di avventura positiva che in un angolo della fantasia del navigante trova sempre e comunque spazio e rifugio. Jamin-à è la compagna di un viaggio erotico, che ogni marinaio spera o meglio pretende di incontrare in ogni porto dopo le pericolose bordate subite per colpa di un mare nemico o di un comandante malaccorto. A genova si usa dire dalla gente che naviga una frase che tradotta in italiano vuol dire "Cara moglie, passato il porto di portofino, ritorno libero e scapolo"

Lingua infuocata Jamina, lupa di pelle scura, con la bocca spalancata, morso di carne dura, stella nera che brilla mi voglio divertire, nell'umido dolce del miele del tuo alveare. sorella mia Jamina, mi perdonerai se non riuscirò a essere porco come i tuoi pensieri. Staccati Jamina, labbra di uva spina, fatti guardare Jamina, getto di fica sazia e la faccia nel sudore, sugo di sale di cosce, dove c'è pelo c'è amore, sultana delle troie, dacci piano Jamina non navigare di sponda,prima che la voglia che sale e scende non mi si disfi nell'onda, e l'ultimo respiro Jamina regina madre delle sambe me lo tengo per uscire vivo dal nodo delle tue gambe.

martedì 22 marzo 2011

... certo che sarebbe stato diverso se io non avessi avuto quelle fantasie. E' stata una collisione improvvisa e fortissima tra il mio sfrenato fantasticare e la realtà deludente....

martedì 15 marzo 2011

Vorrei scrivere che sono felice, che sto bene, che sono serena, e invece questa cosa dell'esibizione mi sta facendo diventar matta. Io non posso arrivare a questo, non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto non ci sto (ho reso l'iedea?). Davvero sto male, non è una cosa che posso fare. Per me schiava significa essere libera di essere me stessa, e arrivare dove da sola non potrei arrivare. Ma questo non è essere me stessa, io non sono questa, questo non è il mio vero essere.
Non trovo l'esibizione nè emozionante, e neppure eccitante. La trovo squallida e senza senso.
Oggi mi hai parlato di quella persona.... ma possibile che non ti sia accorto di come è cambiato il mio umore dopo? Ho anche cambiato subito discorso perchè volevo evitare di approfondire l'argomento. Poi mi hai chiesto se avevo voglia di godere, dopo che la voglia è andata sotto terra? Tu, neanche te ne sei accorto. Sei andato via, senza capire che intanto la mia voglia non c'era già più. Stanotte dormirò senza slip, senza pantaloni, ma non servirà a nulla, non servirà a tenermi eccitata. Come puoi pensare di farmi star bene durante l'esibizione, se a me il solo pensiero mi fa diventare di ghiaccio? La cosa che più mi fa rabbia è che tu non lo capisci. Tu sei convinto che dovrai esibirmi, che io non potrò dirti di no. Te ne vai pensando di lasciarmi eccitata mentre lasci soltando un blocco di ghiaccio.
Se tu non sentissi questo disperato bisogno di doverci mettere sempre qualcuno in mezzo, si poteva star bene davvero, senza seghe mentali da parte mia. Così invece, io, non ce la posso proprio fare.

lunedì 14 marzo 2011

Pensare di dover essere esibita é una cosa che mi fa star male. Io non voglio diventare oggetto di materiale masturbatorio per nessuno, io non sono questa, questa non posso, non devo e non voglio assolutamente essere io. Essere una schiava significa annullarsi fino al punto di perdere se stessi? se accettassi di essere esibita, l'indomani guardandomi allo specchio scorgerei un'altra me, anzi, non avrei neppure il coraggio di guardarmi allo specchio. E allora che cazzo ci sto facendo ancora quà? Questa per te pare la cosa più importante di questo mondo, un ostacolo, un limite da superare, e ci provi e ci riprovi... ma io? Cosa voglio io? Se mi esibisco, giuro che sparisco per sempre, giuro che smetto una volta per tuutte con il BDSM, non potrei mai perdonarmi di essere arrivata a tanto, come potrei...

venerdì 11 marzo 2011

e poi ti chiedi perchè per me sta diventando un'abitudine fare tardi la sera.... e proprio tu parli di regole? dai in questa settimana cosa hai fatto per esserci come avresti dovuto? Una sera non c'eri, poi eri distrutto, più volte sei stato impossibilitato... e poi mi dici che se ci sono regole devono essere rispettate, altrimenti non ha senso porre delle regole se non possono essere rispettate. E questo invece quanto ha senso? Io devo stare attenta a fare tutto secondo delle regole, e a me sta bene, anzi sta benissimo, ma tu? Io non posso e non voglio girare a senso unico. Poi ti incazzi e trovi la tua soluzione, andare a letto prima. E che soluzione è questa? E' da una settimana che non riusciamo a stare insieme in maniera decente, e tu, mi mandi a letto prima? E che senso ha allora tutto questo? Io non mi alimento da sola, funziono come se avessi le pile, se si scaricano vanno ricaricate, e non si ricaricano da sole. Tu però per risolvere il problema mi mandi a letto prima. Possibile che non ti rendi conto che quando decido di non rispettare più le regole è segno che qualcosa non funziona come dovrebbe? Non è che io mi alzo la mattina e dico "oggi ho deciso che non rispetterò le regole". Il problema non è andare a dormire alle undici o a mezzanotte, il problema è dare il meglio di se, solo che non posso darlo soltanto io. Se ci pensi quando tutto funziona a perfezione io vado a letto senza problemi pure alle undici. E' quando non è così che invece divento elettrica, e più tu insisti, più io faccio di tutto per non rispettare la regola che hai messo, a costo di stare quà davanti al pc morta di sonno, ma io DEVO fare più tardi perchè sto incazzata con te che non ci sei, e sempre con te che non capisci le mie motivazioni.
Non godo da non si capisce quanto tempo, e la mia astinenza non è dovuta a una tua decisione, ma al fatto che tu non hai tempo per gestire i miei orgasmi. Ha senso questo secondo te?
Ieri mi hai detto che avevi intenzione di regalarmi un orgasmo. Credi che io avrei goduto ieri? Che me ne faccio di un orgasmo regalato così, tanto per darmi un contentino? Sei poco presente per una settimana intera, poi un giorno arrivi e mi regali pure un orgasmo, e io che me ne faccio? L'astinenza è bella quando mi porta a desiderare un orgasmo con tutta me stessa, quando la notte non dormo, quando la mattina apro gli occhi e la prima cosa che avverto è quella voglia che non si placa, quella stessa voglia che poi mi accompagna per tutto il giorno, e che mi fa ritrovare in qualunque momento bagnata. Un orgasmo dopo questo tipo di astinenza è fantastico, ma così, che me ne dovevo fare io di un orgasmo così secondo te?

giovedì 10 marzo 2011

Una sera che non muore.... e una notte da scartare....

Quante cose che non sai di me, quante cose che non puoi sapere, quante cose devi meritare, quante cose da buttare nel viaggio insieme....

mercoledì 23 febbraio 2011

tu vorresti essere come me?

- Tu cosa vuoi fare a natale? a me piacerebbe andare a sciare, anche se non sono capace. Certo, potrei imparare, ma io non imparo mai niente.

- Non ti sembra un pò troppo presto per pensarci?

- Tu vorresti essere come me?

- In che senso?

- Ecco lo vedi non ha senso, lo sapevo che era una cosa senza senso. Chi vorrebbe essere come me? Nessuno, nemmeno io.

- Smettila, esageri.

- Io esagero sempre, è il mio unico pregio.

martedì 22 febbraio 2011

Godere con la mente è più difficile che godere con il corpo, perchè per godere con il corpo basta una piccola azione, ma per godere con la mente ci vuole una grande EMOZIONE

venerdì 4 febbraio 2011

L'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente, di non riuscire più a sentire NIENTE ... il profumo dei fiori, l'odore della città, il suono dei motorini, il sapore della pizza, le lacrime di una mamma, le idee di uno studente, gli incroci possibili in una piazza.... il battito di un cuore dentro al petto, la passione che fa crescere un progetto, l'appetito, la sete, l'evoluzione in atto, L'ENERGIA CHE SI SCATENA IN UN CONTATTO....

martedì 25 gennaio 2011

Sono a letto, nel buio della mia camera, nel completo silenzio.... MI DISPIACE MA IO NON CE LA POSSO PIU' FARE.... Che senso ha continuare così? Oramai dopo quasi due anni che siamo insieme ho la certezza matematica che noi non ci incontreremo mai, se non per sbaglio, ma nel nostro caso per sbaglio non esiste, non può esistere. Alcune volte giustifico questa situazione e mi dico "forse infondo é meglio così" ma che senso allora ha avuto arrivare fino quà? Che senso ha avuto fare tutta questa strada? Non riesco a capire dove mi trovo, cosa ci faccio quà, mi dico che dovrei staccarmi un pò da tutto questo, poi però non riesco a trovarne il coraggio, e continuo a darmi fino all'ultimo pezzetto, poi però arriva la notte, esattamente come adesso, mi metto nel letto mentre le lacrime mi rigano il viso, mentre i dubbi mi assalgono... e rimane con me soltanto la certezza che non ci incontreremo mai, che per come stanno andando adesso le cose, risulta proprio impossibile, e m'incazzo con me stessa, perché ho finto di non volerlo prevedere.... "STA' ATTENTO ALLE PROMESSE CHE NON PUOI MANTENERE" ecco a cosa mi riferivo stasera.