"Perchè scrivo? Per paura che si perda il ricordo delle persone di cui scrivo, per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile"

- FABER -

martedì 31 agosto 2010

Livido amniotico

La mia cosa assoluta

E' vero, sono in pausa adesso... maledettissima pausa, che non so a che cosa mi porterà questa volta. La mia non è una pausa di riflessione, non ho bisogno di riflettere su me stessa: so di avere l'anima di una slave, e questa cosa mi piace terribilmente, so di voler appartenere solo e soltanto a TE, quindi la mia non può essere una pausa di riflessione. Questa pausa mi serve perchè ho bisogno di vivermi in maniera completa, perchè mi piacerebbe incontrarti un giorno, guardarti negli occhi, sottomettermi al tuo sguardo mentre fissa il mio, vorrei poterti parlare anche solo con gli occhi, supplicarti attraverso questi occhi, implorarti, e godere della beatitudine che solo si può provare stando in ginocchio ai tuoi piedi, ma standoci nella maniera più reale possibile. Vorrei poter sentire nelle orecchie quella voce che adesso mi è concessa solo al telefono, vorrei sentire quel suono che va dritto nelle mie orecchie mentre siamo a due millemetri di distanza. Vorrei poter sentire il calore delle tue mani mentre sfiorano il mio corpo, vorrei potermi sentire vibrare ad ogni contatto con te, vorrei poter sentire le tue mani nude su di me, vorrei poterti guardare negli occhi e sussarare piano le parole "Si, Padrone", vorrei sentire le sensazioni che si possono provare nel chiamarti Padrone, stando accucciata davanti a te. Vorrei sentirmi tremare di paura, e vederti godere solo per quello. Vorrei poter avere quella sensazione di essere nelle tue mani, e solo per questo sapere che nulla di spiacevole potrebbe accadermi, avendo la consapevolezza che in quel momento ci sei TU ad occuparti di me....

Poco fa stavo chattando con un mio vecchio amico, un amico che non sentivo da un pò: "Ciao come stai, con il tipo come va?" - "Con il tipo sono in pausa"
"Io ho avuto una storia molto intensa con una slave, solo che poi è finita, mah, andiamo avanti"
"non lo so, forse sono io ad essere sbagliata, però io credo che un rapporto di appartenenza non sia un rapporto "normale", è molto più solido, più forte, più intenso, ma come fai a dire andiamo avanti?"
"andiamo avanti nel senso della mia natura, prima o poi troverò la schiava che cerco"
"credi in una cosa assoluta oppure saltuaria?"
"assoluta"
"la tua non lo era?"
"no, per quello passo oltre, che devo fare?"
"niente, che devi fare, se in ogni caso non era quello che cercavi non puoi fare altro che riprovarci"
"già, ma cerco qualcosa che siassomiglia molto a quello che dici tu, e lo sai, ed è veramente difficile da trovare, comunque ci credo ancora, magari romperò le palle a te prima o poi, sapendo che sei in pausa"
"IO LA MIA COSA ASSOLUTA L'HO GIA' TROVATA"

Ecco, è proprio quì che volevo arrivare, molti mi dicono di non mollare, di riprovare, mi dicono che il mondo è pieno, mi dicono di scrollarmi di dosso tutto quanto, e partire da zero.... solo che siamo bravi un pò tutti a dare consigli dall'esterno, a parlare, tutti capiscono tutto, e sono bravi a dire "te l'avevo detto io", solo che, spesso non è proprio così, una storia la devi vivere per capire bene davvero.
Io non lo voglio un altro master, se oggi sono così, molto lo devo a Lui.... è vero, quando ci siamo conosciuti, questa parte di me era già forte, ma Lui l'ha tirata fuori, e con tanta pazienza ha saputo aspettarmi, giocando proprio su quelli che allora erano i miei limiti. Molti me li ha fatti superare, molti li supererò con la sua presenza. E' riuscito a tirarmi fuori da una brutta storia, è riuscito a fare in modo che io credessi di nuovo in me stessa, è riuscito a farmi osare di nuovo, è riuscito a fare in modo che io mi sentissi ancora, che sentissi quella forza dentro, che altro non aspettava di uscire...
Io ci credo in Lui, in tutte le cose che abbiamo fatto insieme, in tutte le cose che mi ha detto, io ci credo in un incontro futuro, prima o poi avverrà anche quello, io di questo ne sono sicura, come sono anche sicura che dopo quell'incontro nulla finirà, ma continueremo ad andare avanti per il percorso che Lui ha scelto per me. Vi prego allora, non ditemi di cercarmene un altro, un legame di appartenenza non si spezza così, e poi:
IO LA MIA COSA ASSOLUTA, L'HO GIA' TROVATA!!!

venerdì 27 agosto 2010

Aspetteremo che torni il sereno....

per poi rivivere D A V V E R O

martedì 24 agosto 2010

Un posto nel mondo

Ho la sensazione di essere qui su questo cavolo di pianeta per fare qualcosa di importante, ma non riesco a capire cosa. Mi sembra che sto buttando via la mia vita. Ieri avevo sedici anni… boom… oggi ne ho ventotto. E quale sarà la mia cosa? ma si dai, la propria cosa, la propria chiamata, il proprio talento o capacità di esprimere. Insomma quella roba lì, quella cosa che ognuno ha e che ci rende diversi dagli altri, il motivo di questa mia presenza, il senso della vita, che cazzo ne so….
Sento che devo fare qualcosa di grande, forse non per l’umanità intera, ma per me, qualcosa di straordinario per la mia vita, anche se non ho ancora capito cosa. So solo che sono stufa e dentro di me sento una forza che spinge, ma io non riesco a liberarla e così finisce che qualsiasi cosa faccia alla fine mi annoia. Mi sono rotta le palle, ci sarà un’uscita di sicurezza da questo modo di vivere, meritiamo di più. Non dobbiamo commettere l’errore di rimanere qui e perderci in una vita ordinaria, già segnata. Io voglio veramente liberare quella forza prima che se ne vada, prima che finisca, che si spenga, e che renda il mio culo inseparabile dal divano.
Mi sono rotta di questa vita e di queste serate. Ho ventotto anni e sto già vivendo l’illusione dell’autista del tram….fanculo!!! L’autista del tram, sembra che guidi il tram, che sia padrone del mezzo, in realtà è uno che semplicemente frena o accelera. C’è il binario. Lui al massimo decide la velocità, ma neanche tanto, perche persino le fermate sono prestabilite e devono rispettare un orario. E così capita anche a noi: liceo, università, lavoro, matrimonio, figli, capolinea! Finisce che decidiamo solo quanto tempo metterci. Tutta la straordinarietà della vita ridotta a due funzioni: accelerare o frenare. Punto. Abbiamo l’illusione di guidare la nostra vita.
Io, voglio lasciarmi andare, voglio di più per me, voglio buttarmi per cadere verso l’alto. Voglio prendere in mano i fili della mia vita. Non voglio più essere l’autista del tram. Voglio scendere, capire ciò che voglio realmente, qual è la mia cosa.
Forse uno dei miei problemi è che non chiedo niente a nessuno, ma ho bisogno di tutti....
Ho letto da qualche parte che il vero motivo per cui si sono estinti i dinosauri è perchè nessuno li accarezzava....

bisogna sperare che l'uomo non faccia lo stesso stupido errore con le donne...

lunedì 23 agosto 2010

Se possiedi diventi pazzo dal bisogno dell'altro.... ma se sei posseduto è ancora peggio, perchè allora entri nell'appartenenza e in quella dimensione sei proprio fottuto alla grande....
Sono questi i momenti in cui mi sento di un bene che non si capisce... ieri sera con te è stato fantastico, non mi succedeva da molto tempo.


Adoro abbandonarmi così, sentirmi sottomessa alle tue volontà fino a non poterne fare più a meno. Adoro sentirmi così sotto di te, avere la sensazione di sentire il tuo piede sopra la mia testa, sentirmi così, nelle tue mani, indifesa, ma nello stesso tempo protetta...


Mi piace sapere di dover essere sempre, in qualsiasi momento a tua disposizione... mi piace sapere di essere un oggetto che ti appartiene....


Mi piace sentire quello che sento, e se sono riuscita di nuovo a "sentirmi" lo devo soltanto a te... Padrone... Sei riuscito a tirare fuori quello che avevo dentro, hai creduto in me, ed hai fatto in modo che ci credessi anche io... Adesso mi stai plasmando, mi perfezioni a tuo piacimento, ed io... io non desidero altro....



PADRONE.... MI SEI MANCATO....



venerdì 6 agosto 2010

Anche se certe sere,
quando sei solo in camera tua
non ce la fai a dormire
poi te ne freghi e.....
SIA QUEL CHE SIA....

giovedì 5 agosto 2010

Guardala, guardala, scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli...
guarda la pelle, viene la nebbia
risplende il sole come la neve...
guarda le mani, guardale il viso
sembra venuta dal paradiso
guarda le forme, la proporzione
sembra venuta per tentazione.
Guardala, guardala, scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli...
guarda le mani, guardale il viso
sembra venuta dal paradiso
guardale gli occhi, guarda i capelli
guarda le mani, guardale il collo
guarda la carne, guarda il suo viso
guarda i capelli del paradiso,
guarda la carne, guardale il collo
sembra venuta dal suo sorriso...
guardale gli occhi, guarda la neve,
guarda la carne del paradiso.......
"Nel Grembo umido, scuro del tempio,
l'ombra era fredda, gonfia d'incenso;
l'angelo scese, come ogni sera,
ad insegnarmi una nuova preghiera:
poi, d'improvviso, mi sciolse le mani
e le mie braccia divennero ali,
quando mi chiese - Conosci l'estate
io, per un giorno, per un momento,
corsi a vedere il colore del vento.

Volammo davvero sopra le case,
oltre i cancelli, gli orti, le strade,
poi scivolammo tra valli fiorite
dove all'ulivo si abbraccia la vite.

Scendemmo là, dove il giorno si perde
a cercarsi da solo nascosto tra il verde,
e lui parlò come quando si prega,
ed alla fine d'ogni preghiera
contava una vertebra della mia schiena.

Le ombre lunghe dei sacerdoti
costrinsero il sogno in un cerchio di voci.
Con le ali di prima pensai di scappare
ma il braccio era nudo e non seppe volare:
poi vidi l'angelo mutarsi in cometa
e i volti severi divennero pietra,
le loro braccia profili di rami,
nei gesti immobili d'un altra vita,
foglie le mani, spine le dita.

Voci di strada, rumori di gente,
mi rubarono al sogno per ridarmi al presente.
Sbiadì l'immagine, stinse il colore,
ma l'eco lontana di brevi parole
ripeteva d'un angelo la strana preghiera
dove forse era sogno ma sonno non era.....

E la parola ormai sfinita
si sciolse in pianto,
ma la paura dalle labbra
si raccolse negli occhi
semichiusi nel gesto
d'una quiete apparente
che si consuma nell'attesa
d'uno sguardo indulgente.

martedì 3 agosto 2010

tanto neanche lo leggerai mai questo post, nell'ultima mail che ti ho mandato, ti chiedevo di guardare dei video, non l'hai neanche mai più fatto, non sei riuscito a trovarne il tempo....

è solo che se ti mando un'altra mail finisco con il dire sempre le stesse cose, così continuo a pensarle, ma a che serve dirtele? In fondo non cambierebbero le cose...

la tua presenza.... praticamente non esiste più. Giovedì ho fatto un passo enorme, un passo importante, mi sentivo soddisfatta perchè avevo rotto ogni indugio, perchè avevo osato, avevo superato me stessa, avevo abbandonato ogni pensiero ed avevo agito secondo quello che tu volevi.... mi sentivo fuori dal mondo, sentivo dentro di me una forza mai avvertita prima, era come se potessi spaccare il mondo con un pugno, senza sentire neppure il minimo dolore.... mi sentivo diversa, avvolta da una bella sensazione, ed è durata per qualche giorno...

Oggi è martedì, anzi, era martedì visto che la giornata sta volgendo al termine, e dov'è finito tutto? Sono passati 5 giorni, dove sei finito tu? Compari e riappari come un fantasma... entri per me, dici. Qualche minuto, poi o cadi brutalmente, oppure saluti perchè hai da fare le tue cose.... e tutto il resto? ma si, insomma, io ce la metto tutta, credo in quello che c'è, credo in quello che sono, in quello che faccio, e mi impegno, mi impegno a superare gli ostacoli che per me sono impossibili, ho paura, ma mi impegno, perchè ci credo.... perchè io ci credo.... Ma posso fare tutto da sola? Cazzo, ma che senso ha ritrovarmi ad aspettarti davanti a questo maledettissimo pc, sentire il suono di messenger che trilla, solo che non sei mai tu ad entrare... che senso ha aspettarti con tutta questa ansia?

Non lo so se sono io ad essere sbagliata, anzi io sicuramente sono sbagliata.... ma come posso vivere questa cosa da sola? Non ce la faccio a farmi bastare i tuoi "ciao come stai, scusa ma stò incasinato a scrivere, non sono solo" e poi puff, il contatto si è disconnesso.... come posso andare avanti così, in questo percorso? Non ha molto senso... non posso sentirmi schiava di qualcuno che la mia mente ha creato, voglio sentirmi schiava di qualcuno che c'è, che mi faccia sentire il fiato sul collo in ogni momento della mia giornata.... un tempo era così, ma adesso?

Oggi mi hai detto una cosa: "ce la fai ad organizzarti una serata e rimanere da sola, prima che tu parta?" Io ce la faccio, ogni sera sono quà, e ti aspetto, ogni volta che mi hai chiesto di organizzarmi l'ho fatto, solo che il più delle volte, tutto è andato a puttane.... ci hai mai pensato alle mie di sensazioni in quei momenti? Ci hai mai pensato al senso di sospensione che mi hanno lasciato dentro? Pensi di aver fatto il possibile per evitarlo? Sai, se dono me stessa, faccio il possibile per farlo nel miglior modo possibile, mi ricopro di paure, ma non fa nulla, ho fatto una scelta, e la porto avanti, costi quel che costi, io la porto avanti, solo che mi aspetto la stessa cosa anche dall'altra parte.... gli imprevisti capitano, ma gli imprevisti frequenti, hanno senso?

domenica 1 agosto 2010

[…] “Ma le tratti tutte così?”
Morde il suo croissant, beve un sorso di caffè.
“Così come?”
“Come me…”
Poiché mi ha chiesto di restare nuda, e io sono ricoperta di segni violetti della frusta, davanti e dietro, non dev’essere difficile seguire il mio ragionamento.
“Ah, quelli..ma no, assolutamente, soltanto su richiesta”.
“Ma io non ti ho chiesto niente!”
“Ma si, Florence, ma si! Tutto in te è una richiesta. Ce l’hai scritto sulla pelle, nei gesti. Nei tuoi occhi grigi sempre prossimi alle lacrime. Nei tuoi baci. È come per la sodomia, e tutto il resto. Lo sapevo dall’attimo in cui ti ho conosciuta. Dopo, le prime carezze mi hanno solo confermato l’intuizione iniziale”.

(C. Bukowski)