"Perchè scrivo? Per paura che si perda il ricordo delle persone di cui scrivo, per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile"

- FABER -

lunedì 28 marzo 2011

Jamin-à

Jamin-à è a metà fra una dea dell'amore e una lupa affamata, è la scopata che ognuno vorrebbe fare almeno una volta nella vita ed è un racconto di marinaio e proprio per quello non si sa se c'è stata veramente o se è stato un sogno erotico seguito da entusiastica masturbazione in una cuccetta sperduta in mezzo al mare, o non si sa se è una conosciuta in un porto, una da cui questo marinaio vuol tornare tutte le volte che può..... Di fatto è il sesso e i sensi....

Qualcuno per esempio mi ha chiesto chi è Jamin-à. Ebbene Jamin-à non è un sogno, è piuttosto la speranza di una tregua, la tregua difronte ad un possibile mare forza otto, o addirittura di fronte ad un naufragio. Voglio dire che Jamin-à è un'ipotesi di avventura positiva che in un angolo della fantasia del navigante trova sempre e comunque spazio e rifugio. Jamin-à è la compagna di un viaggio erotico, che ogni marinaio spera o meglio pretende di incontrare in ogni porto dopo le pericolose bordate subite per colpa di un mare nemico o di un comandante malaccorto. A genova si usa dire dalla gente che naviga una frase che tradotta in italiano vuol dire "Cara moglie, passato il porto di portofino, ritorno libero e scapolo"

Lingua infuocata Jamina, lupa di pelle scura, con la bocca spalancata, morso di carne dura, stella nera che brilla mi voglio divertire, nell'umido dolce del miele del tuo alveare. sorella mia Jamina, mi perdonerai se non riuscirò a essere porco come i tuoi pensieri. Staccati Jamina, labbra di uva spina, fatti guardare Jamina, getto di fica sazia e la faccia nel sudore, sugo di sale di cosce, dove c'è pelo c'è amore, sultana delle troie, dacci piano Jamina non navigare di sponda,prima che la voglia che sale e scende non mi si disfi nell'onda, e l'ultimo respiro Jamina regina madre delle sambe me lo tengo per uscire vivo dal nodo delle tue gambe.

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