"Perchè scrivo? Per paura che si perda il ricordo delle persone di cui scrivo, per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile"

- FABER -

mercoledì 14 gennaio 2009

Ne è valsa la pena!!!

In quell'istante lei non fu più la giovane donna che aveva degli obiettivi nella vita...
Lì, lei non era nessuno, e non essendo nessuno, era tutto ciò che sognava....


....Sentiva che il suo destino era di permettere a quell'uomo di fare di lei ciò che voleva, e non c'era modo di sottrarvisi..... e si sentiva trasportata in un mondo do­ve non esisteva altro. Si trattava di una sensazione quasi re­ligiosa: annullarsi totalmente, servire, perdere la cognizione dell'ego, dei desidèri, della propria volontà. Era completa­mente bagnata, eccitata, ma non capiva che cosa stesse ac­cadendo.

All'improvviso esplose una luce, Lei sentì che stava entrando in una sor­ta di buco nero all'interno della propria anima, dove il dolore intenso e la paura si fondevano con il piacere as­soluto. Qualcosa la spingeva oltre di tutti i limiti prima conosciuti, Rimase lì, sdraiata, confusa, incapace di guardare l'uo­mo perché provava vergogna di se stessa, Ora lei non sapeva che dire, come continuare, ma si sentiva sicura, protetta, perché lui l'aveva invitata a spingersi fino a quella parte di sé che non conosceva: era il suo protettore e il suo maestro.

Lei lo guardò e capì di avere disperatamente bisogno di lui!!!!



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